Stop the clock sull’ETS

BARCELLONA – I paesi europei del Mediterraneo si ribellano agli eccessi di “green washing” dell’UE. E se un appunto può essere fatto loro – nota personale del nostro giornale – è che si siano mossi con ritardo rispetto alle prime avvisaglie lanciate da Gioia Tauro. Adesso anche a Barcellona, presso il World Trade Center, i presidenti dei porti spagnoli e il presidente dell’ESPO (European Sea Port Organization) Zeno d’Agostino hanno partecipato ad un meeting organizzato dall’Autorità Portuale locale per “individuare una linea comune sul tema della normativa ETS”. 

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio Andrea Agostinelli e il dottor Alessandro Guerri, anch’essi al tavolo, hanno insistito perché la comunità portuale europea comunichi ad una voce sola l’esigenza di modificare le norme della direttiva ETS. Il messaggio è stato ribadito dal segretario generale di Assarmatori Alberto Rossi che ha partecipato all’incontro portando al tavolo dell’esperienza del recente incontro a Bruxelles con la Commissione europea. 

Nell’occasione è stato presentato uno studio che analizza gli effetti della possibile delocalizzazione dei traffici di transhipment specialmente nei porti nella sponda sud del Mediterraneo anche se è stato ricordato, dagli intervenienti, che alcuni principali porti nordeuropei sono soggetti a rischi analoghi. Tra i rischi evidenziati in particolare quello della sicurezza degli approvvigionamenti e delle catene logistiche e del sistema industriale europeo che da queste dipende.

Il rischio delocalizzazione é reale se non addirittura certo; e potrebbe essere non reversibile. Una volta persi, gli scali transhipment non torneranno in territorio europeo. A nulla serviranno le revisioni  della direttiva a due anni di distanza. Bisogna intervenire ora prima che vengano fermati o dirottati gli investimenti con drammatiche conseguenze sul piano portuale, logistico, industriale economico e sociale. 

Il presidente Agostinelli e il segretario Generale di Assarmatori Rossi hanno entrambi proposto di estendere il gruppo di lavoro che si è instaurato tra i porti spagnoli e italiani, non solo agli altri porti mediterranei o atlantici del quadrante sud ma anche ai porti nord europei.

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