LIVORNO – Si parla molto, di questi tempi, rispetto ai grandi gruppi armatoriali che operano nel settore dei contenitori. Anche perché sia il “mercato” di terminal sia quello delle compagne non sta affatto fermo. Tra merger, acquisizioni di azioni e cambi di proprietà, il mondo della logistica marittima non è mai stato così effervescente.
Come si vede bene dalla tabella qui sopra elaborata dal Cemil (Center of Marittime and Inland Logistics) ci sono terminal dove esiste una molteplicità di operatori navali ed altri dove invece c’è un sostanziale predominio di un gruppo, sia esso armatoriale o finanziario. I 15 principali porti europei resi in considerazione sono nella sostanza in mano – per quanto riguarda i contenitori – a nove gruppi armatoriali&finanziari, alcuni dei quali incrociati con partecipazioni interne. Da sottolineare le situazioni di Genova e di Gioia Tauro, unici porti italiani nella tabella, dove MSC contende agli altri brand il posto d’onore. Ma da sottolineare anche la presenza (crescente) dei cinesi di Cosco e China Merchants in alleanze con le compagnie europee più strutturate.