VENEZIA – I NIMBY colpiscono ancora. In relazione alla assemblea “no scavi no grandi navi” del 7 ottobre scorso, la Venezia Port Community ha diramato un’amara nota a firma del suo presidente 👤 Alessandro Becce. Eccone il testo.
“C’è chi dice no” è una bella canzone del grande Vasco; ma quando si deve decidere del futuro di Venezia, della laguna, del territorio, e sul futuro di migliaia di persone e famiglie che vivono del porto e della economia legata ai traffici e alle crociere, NO diventa una parola potente e pericolosa, da usare con responsabilità.
🗣️ “Usare l’arma di un ambientalismo integralista – scrive ancora Becce – per bloccare qualsiasi progetto, diffondere fake news come quella del trasferimento di fanghi inquinati nei nuovi siti di conferimento delle Tresse, conducono nella trappola di un immobilismo suicida. Le procedure di VIA devono servire a costruire soluzioni, non come strumento per bloccare qualsiasi evoluzione.
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