ROMA – “I presidenti delle Autorità di Sistema Portuale italiane esprimono forte disappunto per le dichiarazioni di 👤 Nicola Zaccheo, presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, rese in occasione della presentazione del Rapporto annuale, presso la Camera dei Deputati, lo scorso 12 settembre”. Lo scrive in una sua nota ✍️ ufficiale Assoporti, l’associazione presieduta da 👤 Rodolfo Giampieri.
“Zaccheo, in relazione allo specifico settore portuale – continua la nota – ha infatti rivendicato “l’introduzione di criteri trasparenti e certi per il rilascio delle concessioni portuali, assicurando un esercizio più efficace”, promuovendo ART a un ruolo di “presidio di legalità nei diversi contesti in cui opera”, ivi comprese le concessioni demaniali. ART – in ragione delle “vesti di terzietà” – sarebbe idonea ad “assumere un ruolo di rilevanza nelle azioni di vigilanza sulla sostenibilità economica degli investimenti”. È di tutta evidenza la presenza di un – inaccettabile – giudizio di valore sul ruolo e sull’operato delle AdSP, presentate come caratterizzate da procedure opache e incerte, gestioni inefficienti, procedure con evidenti e diffusi profili di illegittimità.
“I presidenti ricordano – ancora la nota di Assoporti – che il testo vigente della legge 84/94 (all’art. 6 comma 4 lett. e) attribuisce alle Autorità di Sistema Portuale – quindi terze per definizione della norma – “l’amministrazione in via esclusiva delle aree e dei beni del demanio marittimo ricompresi nella propria circoscrizione”, senza previsione alcuna di supervisione o vigilanza da parte di soggetti terzi, non coinvolti da alcuna legge in attività amministrative e gestore delle stesse.
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