Canoni demaniali, passo indietro

Luciano Serra

ROMA – Un respiro di sollievo per tanti porti turistici, già alle prese con i problemi relativi alla “frenata” della piccola e media nautica. Un respiro anche e specialmente in lista dell’ormai prossimo salone nautico Genova, dove si tenterà il rilancio dei natanti. 

Sono state infatti accolte dal Consiglio di Stato, con udienza del 29 agosto scorso, le istanze di Assonat-Confcommercio verso il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 dicembre 2022, in merito all’abnorme aumento del 25% dei canoni demaniali per il 2023.

“Si tratta di un importante risultato associativo sindacale – scrive l’associazione dei marina – ottenuto da Assonat-Confcommercio a favore dei concessionari delle strutture dedicate alla nautica da diporto. In accoglimento delle argomentazioni presentate, il Consiglio di Stato ha rilevato che l’adeguamento del canone è stato effettuato sulla base “di un indice statistico non previsto a livello normativo”.

“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto” – ha commentato il presidente di Assonat-Confcommercio Luciano Serra – “Trattasi di provvedimento di fondamentale importanza, in quanto costituisce il primo precedente in materia con riferimento alle strutture dedicate alla nautica da diporto, che premia gli sforzi della nostra Associazione. I concessionari – conclude Serra – potranno avvalersi con il supporto dei nostri esperti di tale provvedimento nel contrastare le pretese avanzate a tale titolo dagli enti concedenti”.

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