Urgente far rete

Marco Gasparato
LIVORNO – 🗣️ «Dobbiamo smetterla di pensare a compartimenti stagni. Dobbiamo dialogare con le autorità, le ferrovie e le dogane. Il nostro obiettivo è presentare i 26 interporti come una federazione che abbia una sola voce». 👤 Marco Gasparato presidente Unione Interporti Riuniti indica la mèta al convegno sulla ‘Digitalizzazione della catena logistica’.
🗣️ «Ogni interporto poi ha il suo sistema – ha detto il presidente – ma vanno messi in comunicazione, superare i nodi come isole autonome».
Gasparato mette in fila le cose fatte negli anni: 🗣️ «Noi abbiamo formato gruppi di lavoro per mettere insieme le necessità dei vari interporti e stiamo cercando di presentare un lavoro perché è vero che abbiamo investiti nelle infrastrutture, nell’armamento ferroviario e nei sistemi di collegamento tra porti e interporti. Ma la transizione digitale e tecnologica è ancora più importante. Se diamo la possibilità ad un ambiente unico di avere gli stessi dati evitiamo che ci sia l’autotrasportatore che fa ore di fila al gate».
Ma il presidente dell’Unione spinge sulla riforma degli interporti: 🗣️ «Siamo a buon punto nel senso che in commissione stanno avanzando rapidamente nell’analisi del testo e degli emendamenti. Siamo già arrivati all’esame completo fino all’articolo tre, ed entro settembre si arriverà alla chiusura dell’esame. Ci aspettiamo che vada in aula entro la fine dell’anno. Sarebbe una tappa non importante, importantissima direi».
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Stiamo parlando di una legge che ormai ha superato i 33 anni e che ha necessità di essere rivista: 🗣️ «Certo, perché in 33 anni – risponde Gasparato – il mondo è cambiato. Abbiamo la necessità di dare una ridefinizione della legge soprattutto nella definizione degli interporti. Questa non è una sciocchezza ma è una cosa importante, perché nei bandi che sono stati fatti dal Ministero c’era la necessità di capire quali sono gli interporti e come sono definiti». Per il presidente gli interporti non sono troppi: 🗣️ «No, perché la rete ne avrebbe previsti 25 o 26. Il problema piuttosto è che ne continuano a nascere di nuovi in zone che non sono servite dal raccordo ferroviario, che non hanno la dogana e quindi questo è il vero problema. La legge deve ben definire quali sono e quanti sono e soprattutto che non possono proliferare continuamente. In Italia abbiamo consumato il suolo per delle realtà che non sono collegate alla rete».
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Raffaello Cioni
👤 Raffaello Cioni amministratore delegato interporto toscano Amerigo Vespucci rilancia poi sulle prossime sfide dell’Interporto di Guasticce: 🗣️ «Puntiamo a completare le opere in fase esecutiva che a causa dell’aumento dei prezzi hanno avuto uno stop. Siamo riusciti a completare il ‘call village’ ma il ‘truck village’ è un’opera che necessita di un rifinanziamento quindi stiamo cercando le modalità per ottenerli e finire l’opera». Poi c’è l’insediamento del Farma Valley ma l’altra scommessa, quella di visione, è di un piano di espansione di interporto visto che le aree disponibili sostanzialmente sono finite. 🗣️ «Rimangono pochi metri quadri disponibili – dice Cioni – e non possono certo ospitare infrastrutture di grandi dimensioni che il mercato richiede. Su questo c’è una partita che riguarda anche il raccordo ferroviario e il progetto Scavalco, già partito, ma anche di una sistemazione idrogeologica dell’area di Guasticce che è importante per favorire le opere ferroviarie e il piano di espansione». Sull’aumento di capitale da parte dell’Autorità Portuale, l’amministrazione delegato di interporto risponde: 🗣️ «Il rincaro dei prezzi del 60% ha drenato risorse, e su 6 milioni di euro più della metà se ne sono andati per aumento dei prezzi. Ora abbiamo firmato un protocollo d’intesa con l’Autorità di sistema e stiamo collaborando per cercare di trovare – non con un aumento di capitale ma con altre modalità che stiamo cercando insieme anche alla Regione – soluzioni che permettano di rilanciare un piano industriale diverso da quello che è stato fatto in precedenza e che garantisca la continuità aziendale. Ovviamente sta andando avanti il piano di risanamento di Interporto». Grande attenzione, infine, ai rapporti tra Guasticce e l’aeroporto Galilei di Pisa: 🗣️ «L’interporto è una piattaforma intermodale. Noi siamo vicini all’aeroporto di Pisa quindi più che intermodalità, facciamo multimodalità. Per i traffici che viaggiano via aereo l’interporto può rappresentare un’opportunità per tutta l’area costiera».
Michela Berti
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