ROMA – La delega per la riforma del Codice della Strada prevede una sostanziale riforma dell’attuale disciplina sanzionatoria, la riscrittura di un “Codice breve”, il coordinamento tra le disposizioni vigenti e l’utilizzo di strumenti di delegificazione utili per intervenire in modo celere all’adeguamento della normativa.
Una priorità per il presidente di ANITA Riccardo Morelli: “L’attualizzazione e la semplificazione delle regole di circolazione, ma anche la prevenzione e l’educazione stradale, che grazie allo sforzo delle imprese hanno portato ad una significativa diminuzione della percentuale di sinistri che coinvolgono i mezzi pesanti, sono fondamentali per migliorare l’operatività del nostro settore e la sicurezza stradale, tutelando la sicurezza di milioni di persone che ogni giorno percorrono le strade del nostro Paese. Apprezziamo la chiarezza e la brevità, a beneficio di un’attuazione più efficace delle norme e che si possa intervenire con tempistiche più celeri quando si tratta di intervenire sulle norme tecniche”.
Sulla questione del Brennero è intervenuta la commissaria europea per i trasporti Adina Vălean, condannando fermamente l’approccio poco collaborativo del Governo austriaco nel cercare una soluzione condivisa al problema in merito ai divieti di circolazione ai mezzi pesanti lungo l’asse.
ANITA ha espresso piena soddisfazione per il fatto che finalmente la Commissione Europea, in seguito alla presa di posizione del ministro Salvini, abbia preso a cuore l’annoso problema delle limitazioni unilaterali imposte dal Tirolo e dall’ Austria sul transito di merci attraverso il Brennero, che di fatto causano conseguenze per l’interscambio merci tra l’Italia e il nord Europa. Ma fa sapere Thomas Baumgartner (referente ANITA sul Brennero) che adesso devono seguire i fatti. “Non è più concepibile che un Paese membro dell’UE infranga palesemente le regole comunitarie sulla libertà della circolazione delle merci senza che venga aperta una procedura di infrazione.
Se l’Austria elimina il divieto di transito notturno e il doppio pedaggio autostradale notturno sull’asse del Brennero, possiamo essere favorevoli al divieto settoriale sulle lunghe tratte ed accettare un eventuale pedaggio di corridoio che dovrebbe andare a beneficio di chi abita lungo questa importante arteria di traffico. È essenziale che queste rimanenti limitazioni valgano però anche per il traffico da e per il Tirolo” conclude Baumgartner.
Ricordiamo che l’Italia ha già trasferito sulla ferrovia più del 70% del suo export sul corridoio svizzero e circa il 30% sull’asse del Brennero, uno shift modale a favore della ferrovia più elevato di qualsiasi altra relazione di scambio commerciale intracomunitaria e significativamente più alto rispetto a quello dell’Austria, che trasferisce via ferrovia solamente il 14% delle proprie merci.