Nuovi appelli di Marevivo

ROMA – Senza un’azione drastica, la plastica potrebbe superare in peso tutti i pesci nell’oceano entro il 2050: lo ha detto António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, all’apertura dell’ultima Conferenza dell’Onu sugli Oceani a Lisbona.

Questa previsione – sostiene l’associazione Marevivo – è già realtà.

“Le immagini che vediamo sui media di tutto il mondo urlano la drammatica situazione in cui si trova il mare e ci parlano dei due principali problemi che lo colpiscono: l’eccesso di plastica e la diminuzione drastica dei pesci dovuta all’overfishing. 

I pescatori di tutto il mondo recuperano ogni giorno nelle loro reti più plastica che pesci. E non è tutto. I micro frammenti che vediamo a occhio nudo sono dispersi nelle acque o già ingeriti dagli stessi animali che poi portiamo sulle nostre tavole. La ricerca scientifica dimostra che la plastica, sotto forma di microplastiche, è entrata nella catena alimentare ed è presente nell’aria che respiriamo e nei cibi che assumiamo. Cos’altro stiamo aspettando per intervenire?

Oggi ricorre l’Ocean Day, Giornata Mondiale degli Oceani – ha scritto ancora Marevivo – data che celebra il mare, liquido amniotico del Pianeta, che ci consente di vivere, nutrirci, riprodurci, ma che deve anche rappresentare un momento di presa di coscienza della necessità di agire con la massima urgenza per tutelare la sua salute e, di conseguenza, la nostra stessa sopravvivenza!

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