“Galata Seaway” il plauso di Assarmatori

NAPOLI – Forse non se ne sono nemmeno resi conto, ma nel tentativo di raggiungere l’Italia quel gruppo di clandestini che ha provato a impossessarsi della nave turca davanti a Napoli ha compiuto un reato ben maggiore dell’immigrazione non autorizzata: dal punto di vista delle leggi del mare sono diventati pirati.

Un tempo li impiccavano sommariamente: questa volta spetterà al tribunale deciderne la sorte.

I fatti sono ormai noti.

Il tentativo di sequestro da parte di assalitori armati sulla nave turca “Galata Seaway” nave cargo e l’sos lanciato dai marinai turchi è stato sventato con una brillante operazione degli incursori della brigata Marina San Marco che si sono calati a bordo dagli elicotteri.

Non c’è stato conflitto, i “pirati” hanno cercato di scappare. Erano una quindicina, tutti bloccati. L’operazione di controllo a bordo è proseguita con la bonifica della nave in porto.

Il mercantile trasportava autocarri ed era partito dal porto di Topcular in Turchia il 7 giugno diretto in Francia allo scalo portuale di Seté dove doveva approdare il 10 giugno ma all’altezza dell’isola di Ischia il viaggio si è interrotto: dopo essere stati scoperti i migranti irregolari – siriani, iracheni e afgani – nascosti forse in uno dei camion a bordo, hanno cercato di prendere il possesso del mercantile, con le armi e con le minacce. Un nuovo episodio della disperata ricerca di una patria migliore.

Sull’episodio, il presidente di Assarmatori 👤 Stefano Messina ha rilasciato la seguente dichiarazione: 🗣️ “Le forze della Marina Militare – ha detto – hanno dimostrato al mondo ancora una volta come l’Italia possa contare su professionisti formati e preparati, pronti a mettere a rischio la loro vita per difendere il nostro Paese e gli equipaggi del naviglio mercantile. Una risorsa particolarmente importante per l’Italia, che si trova sulla linea del fronte del Mediterraneo. Sono gli stessi uomini che difendono le nostre navi sulle rotte più pericolose del mondo, sono gli uomini che sono intervenuti più volte a difesa delle unità battenti la nostra bandiera e di tutti i mercantili che hanno dovuto fronteggiare gli attacchi dei pirati che ogni anno, nel Golfo di Aden, nel Sud-Est asiatico e nel Golfo di Guinea, tentano di dirottare navi e di sequestrare gli equipaggi. A questi militari tutta la nostra riconoscenza, ribadendo la disponibilità a proseguire nella proficua collaborazione che nel corso degli anni ha portato a svolgere esercitazioni anti-pirateria in tutto il mondo: operazioni preziose e di estrema attualità, come la vicenda di ieri ha dimostrato ancora una volta”.

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