ROMA – 🗣 “Concorrenza sleale ma, soprattutto, scorrette condizioni di lavoro”. Queste le denunce che si celano dietro al documento che l’avvocato 👤 Giulio Stoppa, su mandato di 🚚🚛 Trasportounito, ha inviato per vie urgenti alla Commissione UE, chiedendo un intervento, previa verifica, sulla violazione di un diritto regolamentare a scapito delle imprese italiane di autotrasporto.
Secondo l’accusa i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, che si sono succeduti nel 2022, hanno omesso di applicare una disposizione comunitaria contenuta nei regolamenti collegati al “Pacchetto Mobilità”, quella relativa al “principio di proporzionalità” e cioè alla verifica, in capo all’impresa di autotrasporto, in merito alla proporzione fra i volumi di trasporto effettuati, i mezzi e i conducenti in forza alla medesima impresa di autotrasporto.
🗣 “Si tratta – secondo l’avvocato Stoppa – di uno dei requisiti fondamentali che, unitamente ad altri obblighi e al requisito dello stabilimento, dovrebbe consentire l’iscrizione al Registro comunitario e quindi garantire il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio del trasporto di merci. Ma ciò non accade in Italia – conclude Stoppa – dove un’omissione tanto grave quanto protratta nel tempo si traduce nell’assenza di garanzie e quindi di concorrenza sleale sul mercato, prima nazionale, e poi su quello comunitario”.