L’ACTRIS per i cambiamenti climatici
ROMA – Si è formalmente costituito l’ACTRIS-ERIC, il consorzio dell’Infrastruttura di Ricerca Europea ACTRIS per fornire dati e servizi all’avanguardia a sostegno della ricerca atmosferica e climatica. Sono una ventina i Paesi fondatori che mettono in comune le proprie risorse per aprire l’accesso a un’ampia gamma di tecnologie, servizi e risorse nel campo delle scienze atmosferiche. L’istituzione di ACTRIS-ERIC concretizza uno sforzo a lungo termine iniziato nel 2011 per creare un’infrastruttura sostenibile a supporto della ricerca in campo atmosferico e climatico. Con l’infrastruttura ACTRIS (Aerosol, Clouds and Trace Gases Research Infrastructure), si aprono le porte ai ricercatori, alle imprese e più in generale ai Paesi, per consentire loro l’accesso alle informazioni chiave sullo stato dell’atmosfera, per condividere le migliori piattaforme osservative di ricerca in Europa e per sostenere il processo decisionale con tutte le competenze scientifiche di riferimento.
Con i suoi siti osservativi, infatti, ACTRIS costituisce la più grande infrastruttura di ricerca atmosferica distribuita al mondo, che ha consentito negli anni una comprensione più approfondita delle cause del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico.
ACTRIS Italia è stata lanciata nel 2015 e vede il coinvolgimento di CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA – Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università degli Studi dell’Aquila, Università del Salento e Università degli Studi di Urbino.
L’Università del Salento partecipa ad ACTRIS con le facilities del Laboratorio di Aerosol e Clima del CEDAD-Centro di Fisica Applicata, diretto dal professor Lucio Calcagnile, del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi”.