Benzina, 6 milioni in nero
LIVORNO – Un altro delicato settore nel quale la Guardia di Finanza esercita le sue funzioni esclusive di polizia economico-finanziaria è quello delle accise e dei carburanti. Un contesto questo che, soprattutto nell’attuale momento di crisi internazionale e aumento dei costi delle materie prime, sta pesando molto sui cittadini e sulle imprese.
Fondamentale quindi è l’attività del Corpo per prevenire e reprimere frodi in questo settore, dove i margini di guadagno sono altissimi.
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi in argomento disposti dal Comando Regionale Toscana e coordinati in provincia dal locale Comando Provinciale, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo ha individuato una impresa del settore che deteneva due enormi cisterne carburanti piene di benzina senza piombo, per le quali però… non esibiva alcuna prevista documentazione attestante il regolare ingresso/acquisto di carburante e relativa uscita/vendita.
Ulteriori approfondimenti hanno permesso di appurare che per le movimentazioni della benzina senza piombo, giacente all’interno nelle due cisterne non erano state emesse e non venivano esibite le relative fatture di acquisto e di successiva vendita. I militari sono comunque riusciti a ricostruire, ai sensi degli artt. 1 e 3 del DPR 441/97, l’effettivo e reale carico/scarico del carburante mediante una articolata analisi della documentazione e di quanto rivenuto in sede di controllo.
Sono stati pertanto ricostruiti i quantitativi di benzina super senza piombo concretamente movimentati “in nero” negli ultimi 4 anni, in quanto la società ispezionata ha omesso di documentare le operazioni attive (vendite) di carburante con complessiva violazione di IVA dovuta per oltre 1,5 milioni di euro, a fronte di oltre 6 milioni di litri di benzina SP venduta senza rilasciare alcun documento fiscale.