ROMA – I giochi di guerra impegnano sempre più anche la nostra Marina Militare. Dal notiziario sul web di Nicola Porro – noto giornalista televisivo – si apprende che c’è ormai la conferma: l’Italia manderà il più presto possibile nell’Indo-Pacifico la sua nave militare più importante, la portaerei Cavour. L’ha detto il sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto, anche se la conferma definitiva da Palazzo Chigi è ancora in attesa, destinata a arrivare probabilmente al G7 di Hiroshima a maggio.
La mossa – commenta Porro – segna un’altra chiara impronta dell’esecutivo di Giorgia Meloni in chiave geopolitica e di politica internazionale. Dopo il continuo sostegno alla causa ucraina, nonostante le numerose incertezze decorse in questi mesi tra i suoi alleati ma la chiara impronta pro-Kiev del ministro degli Esteri, la leader di FdI rimarca il suo tratto atlantista pure in funzione anti-cinese. I prodotti di questa impostazione erano comunque già chiari da quando si parla in tutte le occasioni ufficiali di “Mediterraneo allargato”.
Una chiara rottura col passato, quando durante il Conte II l’Italia apriva alla Via della Seta della Cina. Oppure quando Beppe Grillo, frequentava l’ambasciata cinese a Roma. Ora, invece, il tratto filo-ucraino si associa ad una solida politica estera filo-Taiwan, lasciando alle spalle tante ambiguità italiane in tema di Russia e Cina.
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