Quel nodo tra i tanti maxi-nodi
LIVORNO – La ricerca di una soluzione concordata si conferma un bel problema, sia per l’AdSP che per la Porto 2000: con tutte le possibili ricadute anche sui traffici ro/ro e passeggeri che sono una delle spine dorsali dell’economia del porto.
Il nuovo, lodevole sforzo di Guerrieri/Macii, secondo quanto riferisce il comunicato qui a fianco, dovrà sanare il risultato di una gara del 2019 che a quanto dicono in molti è stata fatta con alcune lacune non secondarie.
Con il risultato che ancora oggi – si legga bene la sentenza del Consiglio di Stato – la Porto 2000 non avrebbe titolo per fare in toto il servizio ai passeggeri: almeno questa è una delle interpretazioni da chiarire.
Da parte della Porto 2000 si contesta anche il sollecito ad adempiere ad alcuni interventi propedeutici al pieno svolgimento del proprio ruolo.
Si affermerebbe anche – da parte del collegio difensore di Milano – che i ritardi dipendono dall’AdSP che non avrebbe ancora messo a disposizione la Calata Orlando né la Darsena passeggeri, mentre da parte sua la stessa Porto 2000 ha già demolito l’ex sede della base sud sulla banchina e dalla prossima settimana interverrà sulla Calata Sgarallino con un apposito pontone per consentire alle ultime e più grandi navi Moby di sbarcare con la giusta collaborazione del portellone.
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In sostanza, non mancano ancora i temi sui quali contenere. Da apprezzare dunque il tavolo aperto da Guerrieri/Macii come dice il comunicativo.
Con la speranza però che si accelerino i tempi, in vista di una ormai imminente stagione di ripresa esponenziale dei traffici traghetti.
E visti i tanti altri problemi in atto sui collegamenti dell’ultimo miglio per le darsene, sulla VIA per la Darsena Europa, sul nodo del Calabrone dove non si cava un ragno dal buco per il ponte, eccetera.
(A.F.)
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