Guerra navale, la fine del cannone

Nella foto: La copertina del primo tomo.
Siamo arrivati a un anno dall’inizio dell’invasione della Russia nell’est dell’Ucraina e le speranze di pace sembrano più che mai lontane, con tutte le conseguenze anche sui traffici navali di questa strana devastante guerra: strana perché per alcuni è una guerra per delega tra Russia e Stati Uniti, e ancor più strana perché combattuta con regole più politiche che militari (intoccabilità del suolo russo, armi all’Ucraina ma solo “difensive”, materie prime e carburanti usati come arma i ricatti, eccetera). Un altri aspetto, che introduce la domanda del lettore 👤 Leonardo L. di Livorno, riguarda la topologia delle armi usate. Ecco la sua nota:
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La guerra in Ucraina sembra per alcuni aspetti un ritorno al passato, con i cannoni “re delle battaglie” e con altri la sperimentazione di armi del futuro, come i missili navali ed aerei, i droni aerei ma anche subacquei, la sorveglianza satellitare del campo.
Ma se sul terreno il cannone continua ad essere importante, sulle navi sta scomparendo, almeno per quanto riguarda i grossi calibri.
Le battaglie navali 🚢 💣🧨💥 🚢 si combatteranno domani – faccio gli scongiuri – da centinaia di chilometri di stanza tra nave e nave?
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Questa nostra rubrica delle lettere sembra spesso esulare dai temi dell’economia marittima.
Ma in questo caso la domanda è legittima perché lo shipping richiede come da convenzioni internazionali la libertà di navigazione: che una volta poteva essere limitata , in guerra o nella pirateria, solo dallo scontro navale tra avversari che si vedevano.
Con le nuove armi. Che in mare hanno sostituito i grossi calibri navali, le cose sono totalmente cambiate: e i missili intercontinentali, con testate anche multiple, i satelliti artificiali armati, i toni e le altre diavolerie hanno mandato in pensione le “capital shops”, ovvero le corazzate con i famosi calibri fino a 381 o 400.
Sul futuro possiamo solo avanzare ipotesi, anche se è meglio non addentraci in questo campo non nostro.
Sul passato e la storia delle battaglie navali consigliamo la lettura di un eccellente supplemento della 👉 📙 Rivista Marittima a firma di Enrico Cernuschi, “A colpi di cannone”.
È uscito in due volte, con la Rivista dello scorso ottobre e con quella di dicembre. Come “De Profundis” proprio per i grandi cannoni sul mare e sulle battaglie navali tra corazzate.
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