NAPOLI – Un monitoraggio multidisciplinare con l’obiettivo di conoscere e tutelare l’habitat naturale di cetacei 🐬 e tartarughe marine 🐢, che tra le specie protette del Mare Nostrum sono quelle che hanno maggior bisogno di strategie di conservazione.
È questo il fulcro del progetto LIFE Conceptu Maris, promosso da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e supportato da 🛳 Grimaldi Lines, leader per il trasporto passeggeri nel Mar Mediterraneo.
🗣 “Partecipiamo con entusiasmo a questo progetto per la tutela del Mar Mediterraneo e delle sue specie protette. L’ambiente, e in particolare gli ecosistemi marini, è per noi un valore irrinunciabile – ha dichiarato 👤 Francesca Marino, passenger department manager di Grimaldi Lines – Le caratteristiche della nostra flotta, che solca le acque del Mediterraneo promuovendo lo scambio e il confronto tra culture, tradizioni e paesaggi così diversi tra di loro, sono il frutto di una ricerca continua in termini di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Navighiamo con navi che ci consentono di ridurre significativamente le emissioni inquinanti in mare e nell’atmosfera, grazie alle pitture siliconiche che non rilasciano sostanze nocive, al regolare filtraggio delle acque di zavorra, al trattamento dei gas di scarico e a speciali progetti di efficientamento energetico”.
L’attività di monitoraggio viene svolta direttamente a bordo dei moderni traghetti della Compagnia sulla tratta circolare Salerno-Palermo, Palermo-Tunisi e Tunisi-Civitavecchia, per un totale di circa 2.000 miglia nautiche in soli cinque giorni. È così possibile osservare una vasta area del Tirreno Meridionale, compresa tra il Canale di Sardegna e quello di Sicilia, molto interessante ma ad oggi poco conosciuta, poiché non raggiungibile con le tipologie di imbarcazioni tradizionalmente adibite alla ricerca.
La nave viene allestita come un vero e proprio laboratorio: vengono ospitati macchinari di filtraggio e stoccaggio e attrezzature per raccogliere campioni di acqua marina. Alla semplice osservazione dei cetacei e delle tartarughe all’interno del loro ecosistema e delle minacce che mettono a rischio la conservazione di queste specie protette, il progetto affiancherà infatti la raccolta di dati utili alla ricerca, tramite il DNA ambientale, gli isotopi e i parametri fisici.