Porti, sistemi “complessi”

Antonio Testi

ROMA – Il presidente vicario di Uniport (l’Associazione che rappresenta le imprese che operano in ambito portuale) Antonio D. Testi è intervenuto a Roma all’evento “1942-2022 Gli ottant’anni del Codice della Navigazione: passato, presente e futuro – Giornata conclusiva – Lineamenti di una possibile revisione”. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e stakeholder del mondo marittimo.

Testi nel suo intervento ha evidenziato come: “Sebbene siano trascorsi ottanta anni dalla sua istituzione, il Codice della Navigazione non andrebbe rottamato, ma piuttosto attualizzato in un corpus unitario di regole specifiche al passo con i tempi che tengano conto di alcune evoluzioni fondamentali vissute dal settore portuale, quali: la dimensione ormai globale delle attività marittime, che pone in concorrenza tra loro aree “regionali” sovranazionali; la presenza di norme di livello internazionale che hanno rideterminato la natura stessa delle regole sulle attività della navigazione e del porto; il modello di amministrazione della quasi totalità dei porti, diretto oggi dalle Autorità di Sistema Portuale; la nascita di una nuova categoria di operatori (terminalisti e imprese portuali) pienamente responsabili di tutti i fattori del ciclo delle operazioni portuali e dei servizi complementari”. 

Testi ha poi proseguito osservando come: “Partendo da questi aspetti, i lineamenti essenziali di una nuova, aggiornata normativa organica in tema di porti (all’interno di un nuovo Codice della Navigazione), dovrebbero ispirarsi ai principi di certezza, chiarezza, semplificazione e omogeneità delle regole e della loro applicazione per i soggetti regolatori, per gli operatori e gli investitori, tutti attori che giocano un ruolo strategico nello sviluppo sostenibile, economico e sociale dell’intero Paese.

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