“Chi vuol esser lieto sia”
LIVORNO – Ci dicono tutti, da tutti i pulpiti, che dobbiamo prepararci al peggio: inflazione 💶, energia ancora alle stelle con le aziende (e i porti) che annaspano 💡📈, recessione mondiale 📉, guerre ⚔ e altre guerre ⚔.
Poi ci sono i rave party, con il governo sotto attacco. Poi c’è la povertà, il reddito di cittadinanza sotto tiro, il Covid sia pur declassato. Insomma, siamo in purgatorio in attesa dell’inferno.
Siamo tutti, chi più e chi meno, sotto stress da apocalisse prossima ventura.
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E invece, ecco che nel recente “ponte” festivo di fine ottobre/primi novembre, complice anche una coda d’estate ☀ veramente record, la gente s’è scatenata: spiagge del Sud affollate 🏖, turismo impazzito, alberghi esauriti 🏨, sagre mangerecce da far le gomitate, traffico autostradale da pieno agosto.
Insomma, quelle imprese destrismo che avevano pianto miseria – e chiusure – per un anno, se hanno saputo cogliere al volo questo lungo week-end si sono rifatte.
In mare poi, abbiamo visto di tutto: sulle isole, sia in Tirreno che in Adriatico, le rade e i porticcioli erano stracolmi di barche 🛶 barchette ⛵, barconi 🚤, yachts 🛥.
Lo spettacolo in notturna 🌝⭐💫 della rada dell’isola di Capraia, tra la Toscana e la Corsica – la foto di questo servizio in prima pagina – vale più di cento parole: le luci delle centinaia di vele alla fonda hanno disegnato una coreografia da sogno d’una notte di mezz’estate.
Per le vele è mancato solo un elemento: il vento 🌬. Ma a quanto pare ha supplito per tutti, senza grandi rimpianti, il vento di sentina, ovvero il motore.
L’importante, riflessi positivi per l’economia a parte, è stato riprendere respiro, lasciarsi dietro per qualche giorno l’apocalisse prossima ventura: come predicava Lorenzo il Magnifico, “chi vuol esser lieto sia”.
Al domani ci penseremo. Amen.
(A.F.)
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