Ecco “Luna Rossa” in versione arlecchino
CAGLIARI – L’hanno subito definita la ⛵ “Luna Rossa” della sfida, ma in realtà quello varato la settimana passata nella base sarda è il prototipo – abbondantemente camuffato dalla veste arlecchinata 🔴⚪⚫ – che servirà a testare alcune proposte estreme.
Il primo giorno di una nuova era – scrive 👤 Luca Oriani su “Il giornale della vela” – questo 13 ottobre 2022 per Luna Rossa. Finalmente è stato svelata il prototipo, lungo poco meno di 12 metri (ma la lunghezza ufficiale non è stata resa nota) di Luna Rossa. Una barca, costruita tutta in casa dal team, che servirà al sindacato italiano come “laboratorio” pre allenarsi e testare soluzioni da trasferire sull’AC 75, la cui costruzione inizierà tra pochi mesi, che verrà impiegato nella Coppa America di Barcellona nel 2024.
Rotta la bottiglia, da Miuccia Prada – continua il servizio di Oriani – e tirato via il telone che lo copre, il prototipo si è mostrato al pubblico di Cagliari. La prima cosa che salta agli occhi è la colorazione in versione “camouflage” futurista. Il racconto di Patrizio Bertelli a tal proposito ha dato la motivazione, tra ironia e realtà, di questa scelta: “durante la guerra veniva utilizzato il camouflage per riconoscere le navi da guerra da una all’altra secondo codici colori prestabiliti. Nella realtà, questa barca così bizzarra con la colorazione, in linea perfetta con lo stile Prada (sembra un’“opera barca”) il prototipo nasconde anche le sue linee, che sono così più difficili da riconoscere a occhi indiscreti che ci spiano”.
Non è detto che tutti i team costruiscano una barca simile, che non va confusa con gli AC 40. Gli AC 40, costruiti da MCConaghy, saranno tutti uguali, e saranno barche di equipaggi di 4 persone per donne e young.
La colorazione, con il rosso-bianco-nero 🔴⚪⚫ che sembra ricordare i colori dei Quattro Mori (effige sulla bandiera sarda) in effetti serve a confondere le linee, tuttavia qualcosa è sembrato emergere.
Lo “skeg”, ovvero quella sorta di chiglia lunga che hanno in carena gli AC 75, sul prototipo di Luna Rossa è sembrato decisamente più pronunciato rispetto al vecchio AC 75 italiano. Stesso discorso per le svasature negative dello scafo che ricordano molto quelle di Team New Zealand, mentre lo spigolo a poppa è sembrato abbastanza netto, un po come quello degli inglesi di Ineos della scorsa Coppa e in parte anche la barca dei kiwi. Il prototipo di Luna Rossa sembra insomma avere preso vari ingredienti di design dall’ultima generazione delle barche di Coppa America.
I foil, diversi tra loro, ricordano invece l’ultima versione mostrata da Team New Zealand durante la scorsa Coppa America, ma è abbastanza logico pensare che il team in questa occasione pubblica abbia voluto tenere le carte coperte su un elemento così sensibile e riconoscibile.
Non è stata svelata volutamente la lunghezza esatta della barca. Max Sirena ha parlato vagamente dicendo “è circa la metà di un AC 75”. Basta fare due conti rapidi per capire che la sua lunghezza non sarà troppo distante da quella dell’AC 40 (lungo 11,80 mt). Il Protocollo dice che ogni team può costruire solo un AC 75, non si possono fare test con due AC 75 insieme, ma non sembrano invece esserci divieti per test tra una barca prototipo e un AC 40.
Luna Rossa avrebbe così aggirato il divieto?
Lo scopriremo presto.