LIVORNO – La vicenda della “riserva” o meno dei passeggeri alla Porto 2000 labronica sta arrivando in scadenza in tempi di passaggi di poteri tra un governo e un altro: tempi che non aiutano certo alle decisioni.
Stiamo vivendo, un po’ su tutti i porti e nell’intera catena logistica, momenti di attesa: attesa preoccupata per alcuni, attesa spaventata per altri, attesa di speranza infine per chi ha creduto nei progetti sanciti poi dal voto.
Ma non è un’attesa indolore: porti, interporti, armatori, imprese fino all’ultimo ufficio operativo, siamo tutti alle prese con la spada di Damocle dei costi dell’energia, che sta spezzando le redini anche ai più forti.
E per gli interventi a supporto – come ha fatto la Germania e stanno facendo altri paesi europei – i giorni che passano senza decretare concreti salvataggi pesano come macigni.
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