I temi chiave di Confetra sui trasporti

ROMA – In vista delle elezioni, la Confederazione dell’Autotrasporto Confetra ha presentato alla politica un carnet 📄 di 1⃣0⃣ domande su altrettanti problemi da risolvere con urgenza per il settore.

Eccolo.

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  1. 🚛🚗🚘 Autotrasporto: In Italia, nonostante la riduzione del numero delle imprese negli ultimi anni, il settore dell’autotrasporto merci in conto terzi presenta ancora un’offerta eccessiva e polverizzata. Gli ultimi interventi normativi dettati dall’Europa col Regolamento n.1055/2020, pur avendo introdotto requisiti più stringenti per lo svolgimento dell’attività, hanno soppresso la possibilità della previsione da parte dei singoli Stati Membri di ulteriori vincoli per l’accesso al mercato. Gli effetti di queste novità normative non sono ancora chiari, essendo entrate in vigore dallo scorso febbraio, ma il timore che possano rallentare ulteriormente il processo di riequilibrio tra domanda e offerta del servizio sono fondati.

    Per le imprese strutturate è inoltre oramai pressante la problematica della penuria di autisti.

    Quali sono le azioni che ritenete più idonee affinché si possa agevolare il rafforzamento strutturale e qualitativo del settore tenuto anche conto che le risorse di cui il settore è destinatario non si sono rivelate efficaci a tal fine?

  2. 🚄🚅🚆 Trasporto Ferroviario: La quota della modalità ferroviaria del trasporto merci in Italia è ancora bassa – circa 1⃣3⃣% contro la media europea  🇪🇺 del 1⃣9⃣% – e molto lontana dall’obiettivo del 3⃣0⃣% da raggiungere entro il 2030 secondo il Green Deal della Commissione Europea. Molto dipende dai numerosi ostacoli infrastrutturali ancora presenti – si pensi ai valichi alpini e ai collegamenti nei porti – che gravano sulla competitività di questo settore in termini di tempo e di costi.

    Qual è la vostra visione per incrementare l’intermodalità strada-ferrovia e avviarci speditamente verso gli obiettivi prefissati dall’Unione Europea?

  3. 🛳🚢 Trasporto Marittimo: La riforma portuale del 2016 (d.Lgvo n.169/2016) a distanza di sei anni risulta ancora per molti aspetti inattuata. Si avverte la mancanza di una strategia nazionale per la portualità, ad esempio sui criteri di riferimento per gli investimenti infrastrutturali e per i piani regolatori dei porti.

    Come intendete intervenire per favorire uno sviluppo efficiente ed efficace della portualità nazionale?

  4. ✈🛩 Trasporto Aereo: ENAC sta elaborando il nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti. Nel 2017 il Ministero Infrastrutture e Trasporti aveva elaborato un position paper per il cargo aereo con la collaborazione delle associazioni di riferimento in cui erano indicate le criticità del settore e le possibili soluzioni. Le proposte del position paper sono ritenute tuttora valide dal sistema associativo/imprenditoriale del settore.

    Come ritenete di poter dare rapida attuazione alle proposte individuate nel Position paper partendo dall’elaborando Piano Nazionale Aeroporti?

  5. 🏤📫📬 Servizi Postali: La normativa nazionale (D.Lgvo n.261/1999) non ha mai voluto distinguere i pacchi di merce generica dai pacchi postali che rientrano nella normativa dei servizi postali. Per i settori dell’autotrasporto e della spedizione questa ambiguità rende tutta la materia complessa e a perenne rischio di contenzioso. Per i corrieri inoltre la liberalizzazione dei servizi postali paradossalmente sta comportando aumento di oneri burocratici e finanziari, anziché aumento di semplificazioni.

    Qual è la vostra visione su questo delicato tema?

  6. 📄🇪🇺 PNRR: Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha assegnato al MIMS 62 miliardi di euro per mobilità, infrastrutture e logistica sostenibili, di cui il 56% al Sud. Si tratta di risorse ingenti che devono essere in grado di far fare un salto di qualità al nostro Paese, ma sappiamo bene che la tabellina di marcia imposta dall’Unione Europea è ferrea e rigorosa.

    Quali sono gli impegni con cui intendete garantire il pieno rispetto dei programmi del PNRR di competenza del Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili?

  7. Sportello Unico Doganale e dei Controlli: Il momento doganale è essenziale nell’ambito del commercio internazionale.

    La previsione dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli (D.Lgvo n.169/2016) al fine di consentire che le varie amministrazioni coinvolte nel processo possano operare sotto la regia dell’Agenzia Dogane Monopoli concentrando in un solo luogo e nello stesso lasso temporale tutti i controlli (fino a 68 istanze verso 18 amministrazioni diverse oltre alle dogane) è un istituto indispensabile per il nostro Paese. È infatti necessario razionalizzare e velocizzare i vari procedimenti al fine di essere competitivi con altri Stati comunitari soprattutto del Nord Europa che si pongono quali porte dell’Unione Europea concependo lo sdoganamento come business.

    Come intendete facilitare l’avvio concreto dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli – SUDOCO – e realizzare l’armonizzazione reale delle tempistiche dei controlli delle varie amministrazioni coinvolte?

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