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Mareblu Adriatica certificata green

JESOLO – Con un poker di certificazioni, ultima delle quali quella rilasciata da Bureau Veritas Italia per la salute e la sicurezza, il gruppo Mareblu Adriatica di Jesolo conquista la prima posizione a livello nazionale, per quanto riguarda qualità dei servizi ai clienti, ma anche tutela dell’ambiente e affidabilità del luogo di lavoro, navigando controcorrente rispetto alle tematiche prevalenti del settore balneare.

In pratica, alla ricerca della spiaggia 🏖 “green”.

Alle pressioni ricorrenti relative all’applicazione della direttiva Bolkestein, – scrive il Bureau Veritas Italia – vista come una opportunità di crescita, e alle frequenti denunce circa la carenza del personale di sicurezza (bagnini in primis) sulle 🏖 spiagge italiane, il gruppo veneto, che dal 1996 controlla e gestisce, in tutto il litorale jesolano, nove stabilimenti balneari con una estensione di tre chilometri su undici concessionati, contrappone un’impostazione del turismo costiero, strutturando la propria azienda, dove il valore della risorsa umana è l’elemento principe per l’esecuzione dei servizi ai turisti di alto livello, e trova il suo marchio qualitativo proprio nelle certificazioni che vanno dalla ISO 9001, alla ISO 14001, alla ISO 13009 specifica per gli stabilimenti balneari, e ora alla ISO 45001.

Dietro alla sigla ISO 13009 si cela una procedura articolata e in continua evoluzione che attribuisce valore effettivo, riscontrabile cioè dalla clientela, a una serie di servizi che vanno dalla pulizia della spiaggia, all’attenzione ai servizi igienici, alla disponibilità di servizi dedicati per i disabili.

Una gestione non semplice, specie considerando che Mareblu Adriatica occupa 170 dipendenti con contratti a termine (rifiutando contratti a chiamata), collaboratori formati per garantire la qualità e la sicurezza su 9.000 postazioni e 18.000 lettini.

E la certificazione ISO 13009 fa perno sulla qualità delle prestazioni del servizio turistico, ma anche sulla capacità di mantenere il livello del bene in concessione per tutto l’arco dell’anno, di gestire i rischi ambientali e le emergenze, di realizzare livelli bassi di impatto sull’ambiente e di garantire una crescita economica dei territori e delle comunità.

Pubblicato il
3 Settembre 2022
Ultima modifica
6 Settembre 2022 - ora: 12:02

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