Anche se il mare è di tutti…

Nella foto: Il soccorso di un bagnante ferito da un motoscafo a sud di Olbia.
OLBIA –
….bisognerebbe aggiungere 😠😡: anche degli incoscienti e dei cretini.
Il bilancio è in corso di definizione da parte della Guardia Costiera ma si preannuncia già preoccupante.
⚠‼Tra morti e feriti, per collisioni in mare, incagli e bagnanti investiti da fuoribordo, abbiamo abbondantemente superato le cifre non solo del 2021 – anno di quasi fermo delle attività balneari e nautiche – ma anche degli a noi pre Covid.
Sulla tipologia degli incidenti c’è solo da sfrenare la fantasia.
In Sardegna, meta preferita per una significativa parte di naviganti della domenica:
- una barca a vela è stata tagliata in due da un motoscafo;
- un motoryacht è finito contro la costa rocciosa a tutta velocità: due canoe si sono rovesciate sulle onde di scia di motoryacht troppo vicini alla costa;
- un bagnante (nella foto il recupero) è stato ferito a una gamba dall’elica di un motoscafo il cui conducente è fuggito (ma poi rintracciato dalla guardia Costiera)….
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Il bilancio potrebbe essere ancora più lungo ma ci fermiamo.
Questa esemplificazione.
Il problema è che alcuni degli incidenti più gravi sono stati procurati da naviganti dotati anche di patente nautica.
Dunque, della serie: non basta avere la patente, ma bisogna avere anche cervello 🤯. E il senso del mare che non è affatto un deserto.