La Spezia, accordo storico LSCT-AdSP

LA SPEZIA – ✍🤝 Firma storica quella che venerdì è stata apposta da 👤 Thomas Eckelmann, presidente di LSCT e 👤 Mario Sommariva, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale sull’accordo sostitutivo tra La Spezia Container Terminal S.p.A. (“LSCT”) e AdSP.

L’evento, suggellato dalla presenza anche di 👤 Cecilia Eckelmann Battistello, presidente di Contship Italia Group, del comandante della Capitaneria di Porto della Spezia, 👤 C.V. (CP) Alessandro Ducci, dell’ad di LSCT 👤 Alfredo Scalisi e del general manager di LSCT, 👤 Walter Cardaci, oltre a quella del segretario generale dell’AdSP, 👤 Luigi Bosi e del dirigente del Demanio 👤 Luca Perfetti, è di fatto una revisione del precedente accordo siglato nel 2016. Una revisione non sostanziale, tesa ad aggiornarne i contenuti, e già preceduta da un accordo procedimentale del luglio 2021, resasi necessaria in considerazione delle esigenze di entrambi i firmatari, dovute alla mutazione dello scenario globale verificatosi nel corso di questi ultimi anni.

Con il nuovo accordo 🤝 – riferisce il terminal – è stato condiviso un aggiornamento del Piano di Impresa da parte di LSCT e del relativo cronoprogramma dei lavori, mantenendo invariati sia gli obiettivi di traffico (fino a 2 milioni di TEU), sia la percentuale di utilizzo della ferrovia (fino al 50%), nonché il piano occupazionale.

Rimodulata la sequenza temporale degli investimenti, anticipando l’intervento di ampliamento del Terminal Ravano rispetto all’ampliamento del Molo Garibaldi Est. L’atto firmato include un nuovo Piano Economico Finanziario (PEF), correlato alla nuova modulazione degli investimenti.

💰L’investimento principale riguarda l’ampliamento del Ravano per un importo pari a c.a 2⃣2⃣0⃣ milioni di euro 💶 (110 per opere civili e 110 per l’equipment. Considerando altri nuovi investimenti da realizzare e quelli già realizzati dal 2012, gli investimenti complessivi previsti del Piano di Impresa sono pari a 2⃣7⃣7⃣ € mln 💶.

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Positivo il Piano occupazionale che è già partito nel 2022, dalle 595 unità impegnate nel 2021, e che prevede un aumento dei dipendenti diretti che passeranno a circa 694 al completamento delle opere, a partire dal 2026, mentre il complesso dei dipendenti indiretti e indotti passerà dalle 2256 unità attuali sino a circa 2900 unità al regime dell’incremento dei volumi di traffico, a partire dal 2033.

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