Al TMT di Trieste varato scafo della “Seabourn Pursuit”
TRIESTE – A un anno di distanza dalla prima analoga, eccezionale operazione, le banchine del Trieste Marine Terminal hanno ospitato il varo dello scafo con le sovrastrutture della nave da crociera extralusso “Seabourn Pursuit”. L’operazione è stata la conclusione di una serie di complessi e brillanti trasferimenti che hanno messo in luce la professionalità di tutto l’indotto del Molo VII e dell’area triestina.
La nave è stata infatti trasportata a Trieste dai cantieri Cimar di San Giorgio di Nogaro – dove è stata costruita – a bordo della chiatta Arcalupa, che proprio a marzo dello scorso anno fece le prove di affondamento funzionali al varo dello scafo nello specchio acqueo antistante il Molo VII.
La complessa operazione è stata portata a termine nei tempi previsti e la “Seabourn Pursuit” è salpata alla volta di Genova per ultimare gli allestimenti, prima di entrare in servizio nel 2023. Il periplo della penisola è stato affidato al rimorchio ma con il comando a bordo.
La speciale chiatta Arcalupa è un prodotto del gruppo Cimolai:
- misura 127,2 metri di lunghezza
- 31,5 metri di larghezza ed
- ha una capacità di carico di 14.000 tonnellate.