Armamento dinamico e anche creativo, Caronte & Tourist sta potenziando non solo servizi, dopo i riflessi negativi della pandemia nel 2020, ma anche l’impronta ambientale sui traghetti impegnati in Sicilia e all’Elba. Ecco la nostra intervista all’amministratore delegato della compagnia Lorenzo Matacena.
Per C&T quanto è centrale il tema della sostenibilità?
Il tema è da anni in cima alle nostre priorità. D’altro canto sia la International Maritime Organization (IMO) che l’Unione Europea da anni condividono studi, analisi e atti di indirizzo politico che non lasciano margini a interpretazioni o politiche diverse da quelle del contenimento delle emissioni.
Il tema è in costante aggiornamento, tanto è vero che se sino a qualche anno fa l’attenzione era mirata sull’abbattimento delle emissioni di zolfo e ossidi d’azoto poi sono entrate nel mirino le emissioni di CO2 mentre oggi ci si interroga anche sui modi di combattere l’inquinamento acustico e quello da microplastiche.
È vero che oltre il 70% delle emissioni di gas serra – tanto per fare un esempio – è prodotto dai mezzi gommati. Ma la restante parte è prodotta dal trasporto marittimo e aereo.
Ed è la prospettiva della riduzione o dell’abbattimento di questa quota parte che ci interroga e deve sempre più impegnarci.
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