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Disinfestazione e sanificazione

Nella foto: Una tarantola.

Il signor Valentino Sanna ci ha mandato da Olbia la seguente mail:

Sul nostro porto si sono verificati, nel tempo, alcuni incidenti con animali velenosi usciti da container o da balle provenienti da porti africani e asiatici. Fortunatamente nessuno è stato mortale ma ci chiediamo, avendo amici tra i portuali, se i carichi non siano disinfestati alla partenza, e in caso contrario perché.

*

Abbiamo dovuto riassumere il quesito anche perché l’amico Sanna ha fatto anche nomi e cognomi di navi, agenti, spedizionieri e vittime implicate. Il tema di fondo però è proprio quello degli “ospiti” pericolosi che a volte si trovano nei carichi non solo allo sbarco o a destino, ma anche durante la navigazione.

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In tutti i porti del mondo esistono ormai protocolli di sanificazione delle merci, sia in partenza che anche in arrivo: protocolli pressoché standard, che dovrebbero assicurare l’eliminazione di insetti, parassiti e anche animali come serpenti e ragni velenosi.  Ci dicono però che alcuni di questi indesiderati viaggiatori sono molto resistenti, o comunque a volte sono talmente infilati dentro le merci da non essere raggiunti dalle contromisure. Ci sono stati casi nei quali tra gli stracci in balle sono stati trovati serpenti e tarantole – ragni molto pericolosi – dopo settimane e settimane. I servizi sanitari dei porti italiani di sbarco in genere intervengono in caso di sospetto con imprese specializzate. Ma come dicono in Toscana, bisogna stare attenti:

“meglio aver paura che toccarne”.

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Pubblicato il
30 Aprile 2022
Ultima modifica
3 Maggio 2022 - ora: 12:04

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