Dai ragazzi, proposte “sostenibili”
VERONA – Quando si parla di innovazione le idee migliori vengono talvolta da persone da cui non te l’aspetteresti. Così durante la fiera di logistica LETExpo a Verona, è stato presentato un innovativo progetto di parcheggio sicuro per mezzi pesanti da parte di un’insolita squadra di innovatori dell’età compresa tra i tredici e quindici anni. Il gruppo di dieci ragazzi e ragazze appassionati di innovazione ha analizzato la situazione andando a vedere con i loro occhi strade e aree di sosta. Sono alunni ed ex alunni dell’I.C. 2 Margherita Hack di San Giovanni Lupatoto (VR). I parcheggi che suggeriscono dovranno prevedere accessi automatizzati, app per i booking del parcheggio stesso e per i posti letto, adeguati servizi per l’igiene alla persona e un monitoraggio a telecamere a circuito chiuso disponibile 24/7. Il tutto sarà gestito in maniera automatizzata, compreso il sistema di pagamenti e prenotazione dei servizi. Un plastico con dei Lego è stato esposto presso lo stand di Consorzio ZAI Interporto Quadrante Europa in fiera a Verona e sarà successivamente mostrato a Milano in occasione della Transpotec.
A dare visibilità al progetto hanno pensato due tra i più rilevanti attori della logistica italiana, Consorzio ZAI, gestore dell’Interporto Quadrante Europa di Verona, e Gruber Logistics, multinazionale di logistica operante in tutta Europa attraverso 40 sedi operative e con un fatturato oltre i 400 milioni di euro.
“L’Interporto di Verona è coordinatore del progetto PASS4CORE, un progetto finanziato dalla Commissione Europea che prevede la creazione e l’adeguamento di oltre 10 parcheggi in Italia, con un investimento di 25 milioni di Euro. Vedere questo gruppo di ragazzi e ragazze approcciarsi a questo tema complesso e difficile non poteva che stimolare il nostro sostegno e dar loro la possibilità di farlo vedere all’intero settore del trasporto italiano in una fiera importante come LETExpo, organizzata da Alis” spiega Alberto Milotti, dirigente progetti Europei di Consorzio ZAI.
“Come azienda siamo chiamati in causa direttamente per cercare di migliorare la vita delle persone che lavorano per noi e con noi. L’autista è un lavoro duro di per sé stesso e la mancanza di infrastrutture adeguate lo rende ancora più difficile. Questo gruppo di giovani inventori ha presentato un’idea concreta focalizzandosi sulle esigenze delle persone prima ancora che sulle esigenze di business. Un’inversione di paradigma vincente che le stesse istituzioni in questo ambito hanno faticato ad intraprendere” commenta Andrea Condotta, public affairs & innovation manager di Gruber Logistics.