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Quattromila a SF&LmI Milano

Nella foto: Un momento dell’evento.

MILANO – Tante domande, tanti interrogativi, anche qualche risposta: sono tempi di incertezze ma a Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry il ritorno in presenza del pubblico e l’affluente partecipazione da remoto hanno confermato l’evento come l’appuntamento principale del mondo della logistica, delle spedizioni, dei trasporti e dell’economia produttiva italiana.

Confetra, ALSEA e The International Propeller Club, Port of Milan hanno voluto ringraziare gli oltre 4.000 partecipanti, i 120 relatori e i 65 partner che anche quest’anno hanno scommesso sulla qualità di contenuti e sul consolidato network che l’evento rappresenta.

Stavamo per uscire dal tunnel della crisi pandemica, e il PNRR sarebbe stato la soluzione, un trampolino di lancio verso la ripresa dello sviluppo – ha detto Guido Nicolini, presidente di Confetra. Prima l’inflazione e la scarsità post-pandemica, poi la guerra e, sullo sfondo, i costi della transizione ecologica, hanno resettato la prospettiva e costringono gli operatori dell’economia produttiva e della logistica a stringere una concertazione per non essere sempre e solo reattivi agli eventi. Un evento come Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry si rivela di anno in anno prezioso come forum di confronto”.  

La situazione generale del Paese, e direi del mondo, è in uno stato di flusso, ma non ha senso attendere che si stabilizzi, anche perché non sappiamo quando lo farà – ha ribadito Betty Schiavoni, presidente di ALSEA. Dobbiamo invece accelerare la realizzazione degli impegni che sono stati presi da anni e che, rafforzando l’efficienza del sistema, sono utilissimi ora. 

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I nostri associati sono caratterizzati di una forte proiezione internazionale e da una propensione direi naturale verso l’intermodalità, a servizio della catena di fornitura e di valore, globali – ha concluso Riccardo Fuochi, presidente di The International Propeller Club Port of Milan. Dalle diverse sessioni dell’evento è emerso chiaramente che l’economia globale sta cambiando, tra regionalizzazione, accorciamento delle catene, ritorno del primato della geopolitica e della potenza in senso totale, non solo economico. 

I relatori hanno fornito indicazioni sugli strumenti per perseguire la sostenibilità senza far esplodere i costi, condanna a morte di ogni transizione ecologica. In questo quadro, va superata la logica degli strumenti verticali, calati dall’alto, per concentrarsi su strumenti distribuiti, ossia gli accordi tra privati. Il concetto è stato affermato con forza da Andrea Condotta, esponente di ALICE e 2ZERO, sottolineando il ruolo dei grandi caricatori nel guidare la transizione nella logistica, avendo il potere di favorire e premiare gli operatori più impegnati. Marco Lopez de Gonzalo, partner dello Studio Legale Mordiglia, ha tracciato il cambio di rotta premettendo che “c’è uno scollamento tra destinatari delle norme e destinatari del trasporto: le norme incidono sugli operatori, ma i benefici su tutti gli altri”. 

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Pubblicato il
16 Marzo 2022

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