ROMA – “Il piano di risanamento e la successiva procedura di allerta, approvati nel 2021 dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale per scongiurare la mancata approvazione dei bilanci (tra cui quello 2020) – scrive in una sua nota ufficiale la Corte dei Conti – presentano rilevanti elementi di incertezza e non evidenziano una strategia organica che garantisca un equilibrio finanziario duraturo.
In tale contesto, è rilevante il valore del contenzioso (304.686.900 euro) coperto dal fondo solo per il 12%, con un avanzo di amministrazione azzerato dagli accantonamenti”.
È quanto emerge dalla relazione della Sezione controllo enti della Corte dei Conti sulla gestione 2020 dell’AdSP Mar Tirreno Centro Settentrionale, comprensiva dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. La magistratura contabile – continua il comunicato ufficiale – “ha confermato il permanere delle criticità connesse alla legittimità della concessione nei confronti della società affidataria del servizio di mobilità”.
“Per la già critica situazione di bilancio 2019 – specifica la Corte – aggravata dalla pandemia nel 2020 e 2021, l’Autorità ha dichiarato lo stato di crisi ed approvato un piano di risanamento che ha consentito l’approvazione, ad aprile 2021, del consuntivo 2020 e del preventivo 2021. Il bilancio di previsione 2022 è stato approvato solo in seguito all’approvazione (ottobre 2021) di un’ulteriore procedura di allerta.
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