ROMA – Aperto al pubblico solo da pochi mesi, il museo delle navi Romane di Fiumicino, sito all’interno del parco Archeologico di Ostia Antica, ha ospitato giovedì scorso la presentazione del libro “Sotto le stelle del Giglio”, scritto da Salvatore De Mola. Nella sua opera – già presentata sulla nostre colonne – l’autore, scrittore e sceneggiatore – premiato nel 2017 con un David di Donatello – a dieci anni dal naufragio della nave Costa Concordia ripercorre, in chiave romanzata, gli avvenimenti di quella notte.
L’occasione ha rappresentato un momento importante per ricordare le vittime del naufragio. L’incontro, preceduto dai saluti di benvenuto del direttore del Museo, dottor Alessandro D’Alessio, è stato moderato dal giornalista RAI Filippo Gaudenzi, con la partecipazione dell’autore e alla presenza del comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, ammiraglio ispettore Capo Nicola Carlone.
“Sotto le stelle del Giglio” fa parte della collana letteraria “Storie di mare”, che in poco meno di due anni può contare già sei titoli all’attivo, pubblicata dalle edizioni All Around di Roma in collaborazione con il Comando Generale della Guardia costiera. L’obiettivo della collana è quello di “investire su un percorso culturale con progettualità definite di comunicazione – ha ribadito sul palco il capitano di vascello Cosimo Nicastro, capo ufficio Comunicazione della Guardia Costiera e direttore della collana, rivolgendosi in particolare agli alunni dell’Istituto Nautico M. Colonna di Roma, presenti all’incontro – volte a preservare la memoria del nostro mare e a riconoscere il valore di chi lo ha protetto, di chi lo vive e lo promuove in ogni suo aspetto, storico, culturale, scientifico, economico”.
Gaudenzi ha poi invitato sul palco alcuni dei protagonisti del libro: Giorgia Capozzella, Mirko Cugini e Marco Savastano, all’epoca rispettivamente comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano, comandante dell’Ufficio Locale Marittimo dell’isola del Giglio e aerosoccorritore in forza alla base aeromobili della Guardia Costiera di Sarzana. Il comandante Nicastro ha ricordato l’ammiraglio Ilarione Dell’Anna, anche lui tra i protagonisti del romanzo, che non ha potuto presenziare all’evento, all’epoca a capo della Direzione Marittima della Toscana e comandante del porto di Livorno.
A conclusione, invitato sul palco, l’ammiraglio Carlone ha ricordato che la storia della nave Costa Concordia è una vicenda – come si legge nella sua prefazione al libro – che ha messo alla prova il dispositivo di emergenza del Paese, misurandone le capacità operative e quelle decisionali, facendone emergere competenze, professionalità e umanità. Tra queste, ma non solo, quelle di donne e uomini della Guardia Costiera, da sempre in prima linea nel portare soccorso a chi va per mare.
All’evento erano presenti anche il capo del III Reparto Piani e Operazioni, contrammiraglio Giuseppe Aulicino, il direttore Marittimo del Lazio, capitano di Vascello Filippo Marini, il comandante della Capitaneria di Porto di Fiumicino, capitano di vascello Giuseppe Strano e il capo del Centro Nazionale Operativo della Guardia Costiera capitano di vascello Gianluca D’Agostino.