Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’auto elettrica è davvero matura?

Carlo Alberto Albertini da Milano ci scrive su un tema che sta appassionando tutti gli automobilisti, ovvero l’auto elettrica “matura”:

Leggo un sacco di articoli sui media specializzati, secondo i quali l’automobile a motorizzazione termica è ormai destinata a sparire. E che già dall’anno prossimo – cioè tra poche settimane – ci saranno modelli “maturi”, con autonomia reale intorno ai 700/800 km, tempi di ricarica veloci e specialmente prezzi accessibili. Mi sembra un po’ troppo, anche aspettando Babbo Natale. Io vorrei cambiare la mia fidata, anche se ormai stagionata, 2000 cc diesel che ha fatto senza problemi oltre 235 mila km. Che mi consigliate?

[hidepost]

*

Bell’impegno, quello di dare consigli su questo tema. Come il nostro lettore, anche noi leggiamo molto in merito: e in più vediamo quasi quotidianamente sbarcare nel porto di Livorno – uno dei più specializzati in Italia – migliaia e migliaia di auto provenienti sia dal Far East che dalle fabbriche-cacciavite dell’Europa. Bene: le auto che continuano a sbarcare hanno ancora motori a benzina o diesel, e solo una percentuale intorno al 15% è hybrid, cioè sia con motore termico che elettrico. Ciò lascia presumere che anche l’anno in arrivo non sarà – come scrivono più o meno interessati gli specialisti – il trionfo dell’elettrico.

Però c’è un però: tutti i più importanti gruppi automobilistici mondiali stanno pesantemente investendo su una nuova generazione di batterie, che potrebbe davvero risultare artefice del cambio epocale. Si tratta delle batterie al litio allo stato solido (quelle attuali al litio sono allo stato liquido) con potenza quasi doppia, tempi di ricarica intorno 15 minuti e autonomie per una vettura media davvero intorno ai 700 km. Ci sono anche forti investimenti sulle colonnine di ricarica, che dovrebbero garantire la fine del “stress da fine autonomia”.

Nuove batterie ed auto totalmente elettriche sono già pronte come modelli pre-serie ma entreranno sul mercato probabilmente nel 2024 o l’anno dopo. I motori termini non moriranno nemmeno allora, sia pure penalizzati dai costi sempre alti di benzina e gasolio. Il lettore faccia lui, ha ancora facoltà di scelta.

[/hidepost]

Pubblicato il
15 Dicembre 2021

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora