Tanti copertoni in mare: ma perché?
I crescenti lodevoli ripescaggi di rifiuti subacquei lungo le nostre coste, attuati da Guardia Costiera, associazioni ambientaliste e semplici appassionati, hanno evidenziato una notevole presenza di copertoni d’auto e camion che il lettore Antonello Zanchi ci chiede di spiegare con una lunga lettera che riassumiamo nella sostanza:
Non è facile capire perché, tra le tonnellate di rifiuti che ho letto sono stati ripescati quest’estate alle bocche dei porti o lungocosta, ci siano tanti copertoni di auto o camion: qualche volta anche al largo, dove è difficile ipotizzare che siano stati lanciati da terra per disfarsene…
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La foto che riportiamo conferma quanto il lettore evidenzia: la presenza di copertoni sott’acqua. Ma la spiegazione è più semplice di quanto non si pensi: un tempo sia i pescherecci che altre imbarcazioni da lavoro usavano vecchi copertoni come parabordi, appendendoli dalle murate. E anche qualche navetta, qualche pontone e imbarcazioni simili lo facevano, non solo con i copertoni interi ma anche tagliandoli a metà. Quando erano usurati venivano semplicemente filati in mare dove affondavano immediatamente: e lo stesso se si strappavano le ritenute, spesso semplici stroppoli di corda. Va anche detto che oggi quella pratica è molto ridotta. E a consolazione degli ambientalisti, molti dei copertoni recuperati erano diventati tane di pesci e specialmente di polpi. L’ambiente, qualche volta si difende e ricicla da solo le magagne degli uomini.
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