LIVORNO – Abbiamo parafrasato, la sua anima ci perdonerà, il celebre trattato di Cesare Beccaria “Dei delitti e delle pene”. Non solo per l’attinenza fonetica: ma anche e specialmente perché le migliaia di relitti navali, terrestri ed aerei che giacciono in fondo ai mari del mondo rappresentano insieme la testimonianza di tragedie in cui la pena delle tante vittime si accompagna alla consapevolezza di tanti inquinanti.
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