Darsena Europa a passo di lumaca
Il recente richiamo del consulente marittimo Angelo Roma ai nuovi termini temporali per la messa in opera della Darsena Europa ha spinto un giovane operatore portuale di Livorno, F.D. a farci questa domanda:
Avete scritto, voi ed altri, che per la Darsena Europa di Livorno è stata avviata una procedura d’urgenza, con tanto di commissario ad acta e corsie velocizzate. Siamo però ad almeno sei mesi dalla decisione e tre alla nomina del commissario. Da qualche tempo ogni mese che passa la data di operatività della DE si allontana: all’ultimo articolo Roma parlava del 2028 mentre l’ultima data che aveva indicato l’allora presidente Corsini era, se ben ricordo, il 2024.
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Ricorda bene, anzi benissimo. E c’è anche chi, con il pessimismo della ragione, ritiene poco realistica anche la data indicata da Angelo Roma. A mio parere ci sono almeno due ordini di problemi.
Il primo è che si tratta di un’opera importante, basata su una serie di vasche di colmata che non sono state stabilizzate e che pur dovendo raccogliere anche i fanghi di dragaggio dei nuovi fondali non saranno facilmente stabilizzati: compito che tra l’altro il progetto – e presumibilmente la gara – scaricano sul costruttore-finanziatore.
Il secondo è che c’è una opposizione ancora consistente da parte del territorio pisano, malgrado le tante assicurazioni che l’opera non impatterà negativamente sulle loro spiagge. Non si è ben capito se è solo una posizione partitica o se ci sono ragioni ambientali di fondo. Anche la parte burocratica, commissario a parte, non è semplice. Infine, malgrado i tempi siano cambiati e le nuove tecnologie consentano quando mezzo secolo fa non si poteva nemmeno sognare, queste grandi opere sono state sempre lente. Vi inferiamo due “chicche” che il solito Angelo Roma ha ripescato sulla costruzione della Darsena Toscana. Notare i tempi: poi potete fare le vostre considerazioni.
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