LA SPEZIA – Si intitola “Misure urgenti e sperimentali per migliorare l’accesso dei mezzi pesanti nel porto della Spezia” l’ordinanza firmata dal presidente dell’AdSP, Mario Sommariva.
Nella sostanza, il tempo massimo consentito per la sosta dei mezzi pesanti parcheggiati nell’area pre-varco doganale degli Stagnoni in stalli di 18×3,5 metri, ed in attesa di espletamento delle pratiche doganali, non potrà superare le due ore e, all’interno di un sistema di incentivi e disincentivi che coinvolgerà il terminalista e gli autotrasportatori, si individuerà un tempo massimo di attesa per il completo espletamento delle operazioni di accesso ed uscita dal porto di La Spezia. Dopo tre o più sanzioni a carico dello stesso operatore, verrà sospeso il badge di accesso in porto per due mesi. Al fine di applicare l’ordinanza e gestire la sosta ed il flusso degli automezzi AdSP ha istituito un proprio servizio di viabilità che presidierà, in modo permanente, le aree interessate.
Al fine di scongiurare le code dei Tir nel tratto che va dal raccordo autostradale A15, Santo Stefano di Magra – La Spezia, qualora, nonostante le misure correttive poste in atto dall’AdSP, permangano problematiche di deflusso dei mezzi pesanti dalle aree di sosta degli Stagnoni, i terminalisti si impegnano a consentire l’accesso al terminal dei mezzi pesanti in eccesso, nello stoccaggio temporaneo dei contenitori trasportati in aree appositamente individuate all’interno del terminal.
All’interno del porto e nelle aree di sosta per camion ed autovetture al di fuori degli appositi stalli, oltre che le sanzioni amministrative previste dall’ordinanza, è prevista la rimozione coatta del mezzo con addebito delle spese a carico del proprietario del mezzo. Prevista inoltre la rimozione coatta dei veicoli in sosta per un tempo eccedente le 24 ore, nel caso costituiscano grave pericolo e/o intralcio allo svolgimento delle attività portuali.
Nei casi in cui gli stalli di sosta agli Stagnoni siano interamente occupati e non vi siano altre possibilità di assorbimento del traffico, l’AdSP consentirà il transito e la sosta dei mezzi pesanti prima nel Truck Village, poi lungo il tratto stradale fra il Truck Village e il gate dei terminalisti ed, infine, in eventuali altre aree individuate dall’AdSP.
Questo per migliorare la fruibilità degli spazi di pre-varco, al fine di limitare ogni possibile disservizio all’autotrasporto e, più in generale, per evitare possibili incolonnamenti di mezzi pesanti lungo la viabilità autostradale limitrofa, che tante proteste avevano suscitato nelle settimane passate.
Il porto mercantile della Spezia, del resto, – riferisce l’AdSP – è fortunatamente interessato da flussi di traffico pesante in costante crescita, e ciò richiede l’adozione di misure speciali, in questo caso sperimentali, volte ad ottimizzare e sveltire le procedure di accesso dei mezzi allo scalo. Le trasformazioni in atto nel traffico marittimo, con navi più cariche e viaggi meno regolari, producono l’effetto di creare picchi di traffico sempre più complessi da gestire.
Al termine della fase sperimentale, verranno affinate e determinate, da parte dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare, ulteriori misure atte ad incidere sulla complessiva funzionalità e operatività del porto.
In quest’area, così come in tutte le aree demaniali marittime del Porto della Spezia, le segnalazioni acustiche sono vietate, salvo i casi di effettivo e immediato pericolo. Eventuali violazioni saranno sanzionate secondo le previsioni del Codice della Navigazione.
Nelle aree del Truck Village dove sono presenti i servizi agli autotrasportatori, potranno essere autorizzati il transito e la sosta di mezzi pesanti anche in caso di esaurimento di stalli disponibili nei piazzali antistanti il varco doganale degli Stagnoni.
I livelli di servizio, che individueranno il tempo massimo per le operazioni del porto, scomponendone le varie fasi (sosta, pratiche doganali, tempi di flusso al terminal e tempi delle operazioni all’interno), saranno sottoposti a verifica periodica e a verifica finale entro il mese di febbraio 2022. Dopo la sperimentazione saranno introdotti i valori limite di riferimento per ciascun parametro, corrispondente a ciascun segmento del flusso sopra definito per procedere poi alla loro validazione ed all’approvazione finale da parte dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare.
Successivamente a tale approvazione, i livelli di servizio definitivi saranno introdotti con specifica ordinanza e formeranno oggetto di verifica con cadenza almeno annuale e, comunque, ogniqualvolta venissero a modificarsi le procedure di espletamento delle pratiche doganali o il numero delle operazioni espletabili all’interno del porto mercantile.