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“Nykita” prima vela a idrogeno

GENOVA – Molti ne parlano, nei talk-show si ipotizzano impegni prossimi: ma c’è già chi ci prova. “H2Boat” l’innovativo sistema di produzione d’energia dall’idrogeno, specifico per le barche, già visibile a bordo di “Nykita” by H2Boat, natante a vela di 24 piedi, ormeggiato a Genova, Marina di Porto Antico. Fino a sabato 20 giugno sarà visitabile, anche con alcune prove in acqua, nell’area Calata Falcone e Borsellino, in prossimità della pista del ghiaccio.

La start-up nata all’Università di Genova ha realizzato un sistema che produce, conserva e poi utilizza l’idrogeno per avere l’elettricità con cui navigare e tenere attivi i sistemi di bordo. Unici scarti: ossigeno e acqua.

L’intelligenza del sistema è che viene totalmente integrato in un “siluro di zavorra” in fondo alla deriva dell’imbarcazione, quindi totalmente immerso, raffreddato dalla stessa acqua di mare da cui trae l’ossigeno. E non occupa volumi interni che sul 24 piedi in questione sono ovviamente ridotti. Il sistema sarà sottoposto a un severo test durante l’estate.

Com funziona?

L’Energy Pack di H2Boat è un sistema che utilizza l’idrogeno contenuto nell’acqua.

Lo ottiene direttamente in barca tramite elettrolisi: con l’elettricità si scinde la molecola d’acqua H2O in un atomo di ossigeno e due di idrogeno. L’energia per l’elettrolizzatore arriva da fonti rinnovabili: sostanzialmente sole e vento, che in mare difficilmente mancano. Nelle barche a vela si può ricorrere anche all’energia idrocinetica (prodotta dal trascinamento dell’elica durante la navigazione).

L’ossigeno è liberato mentre l’idrogeno è stoccato a bassa pressione (dai 7 ai 10 bar), all’interno di uno speciale serbatoio ripieno di idruri metallici: una polvere metallica che, come una spugna, assorbe gli atomi di idrogeno. Quando serve corrente elettrica, l’idrogeno è inviato in una cella a combustibile dove reagisce con l’ossigeno dell’aria per dare energia e acqua (che viene rimessa nel contenitore di acqua demineralizzata su cui si effettua l’elettrolisi).

Pubblicato il
16 Giugno 2021

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