Microtunnel, adesso si fa sul serio
LIVORNO – C’è anche una buona notizia per il porto labronico, se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno: i lavori per il microtunnel sulla strettoia del Marzocco – la strozzatura che limita il pescaggio delle navi a 11 metri come massimo – sono ripresi a pieno ritmo e si cominciano ad intravedere anche i successivi passi per mettere in funzione la “talpa” meccanica che scaverà il settore orizzontale, lungo ben 240 metri per unire i due pozzi verticali dalla calata del Magnale alla sponda della torre.
Come noto, i lavori furono sospesi – oltre un anno e mezzo fa – perché il pozzo sul Magnale si allagò, causa una falda freatica ignorata. Ne è seguito un contenzioso con la ditta che aveva vinto la gara, che sosteneva essere il progetto non adeguato. Ci sono volute lunghe trattative e un nuovo progetto che ha portato a “incamiciare” il pozzo per renderlo impermeabile. Dai giorni scorsi il pozzo, che era stato riempito di terra e pietre per consolidarsi, è in fase di svuotamento. E allo scopo è stata montata una gru adatta all’opera, con tutti gli accorgimenti anche per garantire la sicurezza del personale.
Occorrerà circa un mese per svuotare completamente il pozzo del Magnale ed avere la garanzia della sua tenuta alle infiltrazioni d’acqua. Che nell’area interessata sono notevoli, trattandosi di terreno paludoso, un tempo addirittura sommerso. Il crono-programma prevede che subito dopo l’estate, probabilmente a metà settembre, potrà essere montata la “talpa” per cominciare il tunnel orizzontale sotto il canale. Se non si verificheranno altri intoppi il tunnel dovrebbe collegare i due pozzi verticali entro l’anno o al massimo i primi del 2022.
[hidepost]
A quel punto subentrerà l’ENI che dovrà eliminare gli attuali tubi tra le due sponde – che limitano appunto il pescaggio delle navi – e trasferirli nel tunnel. Un lavoro anche questo delicato, che dovrebbe concludersi in maniera definitiva entro il 2022. Consentendo così l’accessibilità in Darsena Toscana e nel canale industriale a navi con pescaggio fino a 13 metri in tutta sicurezza.
Parallelamente proseguono anche i lavori di riprofilatura della sponda Nord della strettoia, per portare la sua larghezza dagli attuali 65/70 metri ad almeno 90 metri; garantendo così il passaggio in piena sicurezza anche alle grandi fullcontiners.
[/hidepost]