Pietrificati!
LIVORNO – Doverosa premessa: che c’entra l’immagine della Medusa qui sopra? Il mitico mostro il cui sguardo trasformava in pietra chiunque l’incontrasse?
Sarà una mia fantasia, ma la notizia che dai prossimi giorni – ufficialmente già dal 1 giugno – la linea passeggeri Grimaldi per Palermo si trasferirà da Livorno a Piombino, ha pietrificato tanti in porto. Anche l’annuncio fatto su queste pagine nel numero di sabato scorso è stato accolto da uno stupito silenzio. Come se fosse un bagattella.
Ci dicono che non è affatto una bagattella per il porto labronico: sulla linea lavorano quasi cinquanta tra articoli 17, portuali di Uniport e di Seatrag. Con un valore di retribuzioni che si aggirerebbe – fonti dirette – intorno ai 200 mila euro al mese. Ed è chiaro che non sono affatto contenti di un lavoro che si trasferisce ai colleghi di Piombino. La solidarietà di classe è una cosa, perdere il loro lavoro è un’altra.
Ci dicono, dall’altra parte, che il “sistema” portuale rimane lo stesso, e se non ci sono spazi sufficienti a Livorno è meglio che un grande armatore come Grimaldi vada a Piombino, cioè rimanga in casa, che non scelga altri porti. Vero. Ma c’è anche chi la vede come un pericoloso segnale che si può sintetizzare così: con un Comitato di Gestione del “sistema” tutto piombinese, non è che Piombino stia diventando lo scalo che farà concorrenza in casa proprio a Livorno?
L’armatore d’altra parte ha bisogno di uno scalo usufruibile con i giusti spazi e i giusti tempi: se a Livorno (che lo stesso Emanuele Grimaldi ha dichiarato anche di recente suo porto storico) non gli danno spazi nei tempi richiesti, che deve fare?
Dovremo tornare sul tema: ci arrivano dalle banchine brontolii di tuoni in avvicinamento. E forse la Medusa non avrà pietrificato tutti per sempre…
*
Mentre andiamo in stampa ci arriva il seguente commento del presidente dell’AdSP Luciano Guerrieri:
[hidepost]
“La scelta di Grimaldi di operare a Piombino il servizio di linea con Palermo rappresenta un importante segnale di ripartenza per il nostro Sistema Portuale, che dimostra una capacità di adattamento alle mutevoli esigenze di mercato, nell’ottica della piena affermazione della complementarietà dei suoi porti”.
“Come dimostrano i dati di traffico del primo trimestre pubblicati nei giorni scorsi, gli scali portuali dell’Alto Tirreno stanno gradualmente uscendo dalla crisi economica e si apprestano a traguardare nuovi obiettivi di sviluppo, anche in un segmento come quello Ro/Pax, che ha particolarmente sofferto nel 2020”.
Guerrieri sottolinea come la decisione della Compagnia di trasferire il servizio su Palermo nello scalo piombinese non produca riflessi negativi duraturi sul porto di Livorno: “Grimaldi ha recentemente rafforzato la propria presenza nello scalo labronico grazie al potenziamento dei servizi di linea esistenti su Olbia e all’immissione di navi più grandi. Il nuovo collegamento da Piombino a Palermo si inquadra tra l’altro in una strategia della Società che andrà comunque a rafforzare il ruolo dello scalo labronico, attraverso il previsto ingresso di almeno un’altra nave. A vincere, insomma, è tutto il Sistema”.
A.F.
[/hidepost]