Salvati dalla Guardia Costiera oltre cento su un peschereccio
ROMA – La Guardia Costiera italiana ha localizzato, sabato scorso, in area di responsabilità SAR italiana, un’imbarcazione tipo motopesca con a bordo circa 32 persone, tra i quali anche minori, visibili sul ponte dell’unità e con altre persone sotto coperta. Considerate le pessime condizioni meteomarine in atto (mare 6/7 con raffiche di vento fino a 40 nodi) il Centro Nazionale Operativo della Guardia Costiera italiana assumeva il coordinamento delle operazioni SAR disponendo l’immediata uscita in mare di tre motovedette (CP321 di Crotone, CP323 di Siracusa e CP326 di Roccella Jonica) e dell’areo Guardia Costiera Manta 10-02 di Catania. Il centro operativo della Guardia Costiera individuava nell’area, la motonave “Amelie Borchard” e la faceva dirigere verso l’imbarcazione in pericolo.
La motonave, alle 11.45, riusciva a stabilire un contatto col motopeschereccio apprendendo che a bordo vi erano almeno cento persone.
A causa delle condimeteo particolarmente avverse, il convoglio continuava ad essere scortato e monitorato, anche durante la notte, dalle motovedette della Guardia Costiera con a bordo il team operativo di Rescue Swimmer (soccorritori marittimi): il peschereccio veniva protetto dal forte vento e dalle onde grazie al ridosso del mercantile. Le proibitive condizioni meteomarine impedivano eventuali trasbordi.
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Nell’ultimo tratto di navigazione verso Roccella Jonica, il motore del peschereccio si è arrestato e la barca in balia delle onde ha rischiato di capovolgersi.
È stata quindi presa immediatamente a rimorchio dalle motovedette della Guardia Costiera che hanno, così, portato all’ormeggio al sicuro l’imbarcazione traendo in salvo tutte le persone a bordo al termine di una missione lunga e molto difficile terminata nel porto di Roccella Ionica. Si è così evitata un’altra tragedia come quella immediatamente successiva in acque libiche con la morte di circa duecento migranti.
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