LIVORNO – Il progettato “Marina” nel settore Sud-Est del porto Mediceo per conto del gruppo Azimut/Benetti “è un’iniziativa importante che darà buoni risultati alla città anche sul piano dell’economia e della crescita turistica”.
È quanto afferma il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale locale Luciano Guerrieri che ha affrontato il tema e con i circoli nautici tradizionalmente insediati nelle aree da liberare.
Presidente, il suo predecessore aveva già firmato l’atto di concessione nell’ultimo Comitato di Gestione…
“Uno degli imperativi del mio programma – ci ha dichiarato il presidente Guerrieri – è quello di risolvere i conflitti cercando accordi nell’interesse delle parti e naturalmente del bene pubblico. La concessione per il “Marina” viene da un impegno che risale al salvataggio del Cantiere Navale Orlando e andava dunque onorata. Sto cercando, con la piena ed apprezzata collaborazione dello stesso dottor Paolo Vitelli, con quella della Capitaneria di Porto e del Comune una formula che non penalizzi le barche da tempo nelle aree interessate e insieme che consenta di iniziare i lavori prima possibile”.
Significa, in pratica, che i tempi slitteranno ancora?
“Significa che stiamo cercando, e anche trovando, una formula che non crei ulteriori contenziosi salvaguardi gli investimenti fatti negli anni e che salvi una realtà turistico-nautica fatta da alcune centinaia di imbarcazioni già presenti. Ritengo che i lavori del “Marina”, già programmati a settori, possano consentire di spostare i primi gruppi di imbarcazioni ed eventualmente i relativi pontili galleggianti in zone sempre interne al Mediceo, dove non interferiscano con gli attuali utilizzi. Ci stiamo lavorando con risultati che credo saranno validi e accettati”.
Tra le soluzioni che furono prospettate c’erano la banchina 75 e la Bellana.
“Per la Bellana i tempi si prospettano lunghi anche perché occorrerà una variante di pianificazione: ma è indubbio che potrà essere una soluzione, aumentando sia il numero dei posti previsti nei primi abbozzi di progetto, sia le dimensioni delle barche ammesse. La ex 75 non sembra possa essere utilizzabile, perché occorre alle crociere e agli sviluppi dell’area intorno ai bacini. E comunque non risolverebbe che in minima parte il problema”.
Qual’è l’atteggiamento dei circoli rispetto al vostro intervento?
“In linea di massima ragionevole e collaborativo, stiamo cercando tutti una soluzione!”.
A.F.