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L’auto elettrica, oggi e domani

Un imprenditore portuale livornese che si firma …Santommaso (!) ci scrive:

Ho letto anche sulle vostre pagine che in alcuni porti stanno adottando auto elettriche per circolare dentro la cinta doganale: meno inquinamento, meno rumore, forse anche meno costi di gestione perché i motori elettrici sono più semplici, eccetera eccetera. In compenso un po’ tutte le istituzioni, e anche le riviste di settore pompano sull’auto elettrico uber alles. E come sapete, di auto elettriche ormai ne arrivano ogni giorno sul mercato, comprese quelle da lunghi viaggi (e naturalmente a costi elevati). Mi chiedo: ammesso anche che in certe città grandi e grandissime l’auto elettrica possa essere una soluzione sia per l’ambiente che per i costi, come si fa a fidarsi di una vettura elettrica che non sia una falsa elettrica, cioè una hybrid con un robusto diesel per i viaggi? E come si fa con le cosiddette auto alla spina, cioè che vanno ricaricate attaccandole a una presa di corrente, quando le città (compresa la nostra) non hanno colonnine pubbliche?

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L’auto elettrica pura, che lei chiama alla spina, oggi sembra effettivamente di due distinte tipologie: quella solo da città, che però non trova ancora molte colonnine di ricarica (a Livorno, da dove ci scrive, pare ce ne siano solo un paio) e che richiede un apposito box da istallare in garage (quando c’è) altrimenti occorre una notte per ricaricarla: o quelle tipo Tesla, oggi offerte anche da alcune marche europee premium, che garantirebbero autonomie di 400 o più chilometri, ma hanno costi ancora improponibili o comunque importanti. Per il servizio nei porti, come a Trieste, sono state scelte auto piccole che vengono usate a piccolo raggio: una soluzione intelligente, ma non sempre replicabile. Le proposte non mancano, come la piccola Citroen rivoluzionaria di cui alleghiamo una foto.

C’è di più: secondo un’intervista apparsa qualche settimana fa su un giornale americano, lo stesso “mister Toyota” che pure è all’avanguardia nell’auto elettrica, ha detto di crederci poco e che considera l’obiettivo vero già dai prossimi anni l’auto a idrogeno. Forse val la pena di farci un pensierino…

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Pubblicato il
24 Marzo 2021

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