La guerra continua per le ali
Riceviamo da alcuni lettori che si definiscono “viva la Marina”:
Caro direttore, abbiamo seguito la fase di trasferimento della portaerei Cavour a Norfolk negli USA per le prove operative di decollo ed atterraggio sulla nostra nave dei nuovi caccia F-35B versione marina. Le prove, a quello che si legge sui siti specializzati, stanno andando bene, con numerosi decolli corti ed atterraggi in verticale. Però sembra che il Ministero della Difesa sia ancora sotto attacco dell’Aviazione perché quest’ultima non avrebbe voluto che gli F-35 andassero anche alla Marina. Negli USA invece questi potenti (e costosi) caccia da superiorità aerea sono in dotazione anche ai marines, proprio nella versione per portaerei acquistata dall’Italia. Possibile che esistano ancora queste scaramucce tra le nostre Forze Armate, ritardando i programmi della difesa in tempi di crescenti tensioni internazionali e di forte riarmo di tutti i paesi anche del Mediterraneo?
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Abbiamo letto anche noi delle richieste dell’Aviazione di monopolizzare gli F-35, sottolineando come la versione da portaerei sia molto più costosa e delicata. Ma l’attuale linea di volo del Cavour è considerata ormai superata e gli F-35B sono stati scelti dagli esperti nazionali per non rimanere indietro.
C’è anche da dire che questo non è l’unico caso di tensione tra le nostre due armi. Anche ai tempi del fascismo – che aveva l’Aviazione come arma del cuore – la Marina fu sempre lasciata in seconda linea per quanto riguarda la componente aerea, dovendo accontentarsi dei piccoli ricognitori lanciabili con catapulta dalle navi maggiori. Solo dopo il disastroso attacco aerosilurante degli inglesi a Taranto, in cui pochi e lenti biplani silurarono le nostre corazzate maggiori all’ancora in porto, ci si convinse a impostare anche noi una portaerei, l’Aquila, che però non fu mai completata. Nel dopoguerra anche per le clausole del trattato di pace abbiamo proseguito con questa strategia, fino ai tempi abbastanza recenti delle “portaeromobili” (termine pudibondo per nasconderne la vera realtà) e finalmente al Cavour. La vignetta del celebre cagnetto Snoopy che si sogna pilota perennemente in lotta contro il Barone Rosso (dai Peanuts di Shulz) riportava questa battuta di superiorità dei piloti dell’Aviazione nei confronti di quelli della Marina, definiti anatroccoli. Proviamo a riderci sopra.
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