La nave volante che finì male
MILANO – Poche celebrazioni, eppure cent’anni dopo le avrebbe meritate. Era il sogno di un aeroplano capace di ospitare fino a 100 passeggeri seduti, destinato alla traversata dell’Oceano Atlantico; e sembrò realizzarsi il 6 febbraio 1919 quando il geniale Gianni Caproni – già costruttore di svariati tipi di aerei che avevano vinto molte gare internazionali di velocità e di resistenza – brevettò il progetto di un apparecchio costituito da un grande scafo sospeso a tre cellule triplane fra loro collegate da tralicci. Un sistema ricavato dai bombardieri della serie Ca.4 , sempre di Caproni, dismessi dopo la guerra.
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Il progetto di Gianni Caproni ed Alessandro Guidoni diede origine ad un enorme velivolo noviplano, denominato “Transaereo”. Un gigante a quei tempi, della lunghezza di quasi 25 metri, avente apertura alare di 30 metri e un peso a pieno carico di oltre 26 tonnellate. Nel 1919, il progetto fu presentato all’esposizione aeronautica tenuta a Taliedo e alla fine del 1920 il cantiere del Transaereo venne installato a Sesto Calende, sulle rive del Lago Maggiore. Ci furono piccoli voli di prova che andarono perfettamente. Poi, il 4 marzo 1921 il pilota collaudatore Federico Semprini – all’insaputa di Caproni – effettuò un collaudo di flottaggio durante il quale, sembra per evitare l’impatto con un battello carico di passeggeri che si era avvicinato troppo per assistere, decise di tentare il decollo, sebbene la velocità non fosse sufficiente.
Fu evitato lo scontro ma il gigantesco aereo finì in stallo, precipitando poi in acqua.
Il prototipo subì danni irreparabili ma pilota e motoristi si salvarono. Il relitto venne riportato a riva, ma di lì a pochi mesi fu distrutto in un incendio dal quale vennero recuperati solo alcuni pezzi: una parte della prua, i due galleggianti laterali, un motore e il pannello comandi. L’impresa fu abbandonata, non c’erano i mezzi finanziari. Il “Transaereo” rimase fino alla fine degli anni Trenta il più grande aeroplano mai costruito nel mondo e il primo esempio della storia di aeroplano destinato al trasporto di massa.
Dettagli tecnici: Apertura alare 30 m – Lunghezza 23,45 m – Altezza 9,15 m – Motore Otto Motori V12 Liberty L-12 raffreddati a liquido – Peso a vuoto 14.000 kg – Velocità massima 130 km/h.
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