Mario Mega: digitalizzazione passi a RAM

Mario Mega
MESSINA – “Nei giorni scorsi avevo espresso chiaramente il mio punto di vista – scrive il presidente dell’AdSP dello Stretto ingegner Mario Mega – sulle proposte inserite nel PNRR, cioè il piano presentato dal Governo Conte per l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund, sulla digitalizzazione nei porti.
In sostanza apprezzavo la scelta di rivalutare il ruolo delle singole AdSP per la formazione dei propri PCS (Port Community System) ma contestavo che il coordinamento restasse in mano a UIRNET, società a prevalente capitale privato incaricata dal MIT di sviluppare la PLN (Piattaforma Logistica Nazionale) beneficiaria negli ultimi dieci anni di decine e decine di milioni di euro che non hanno prodotto alcun risultato tangibile.
“Questa mia posizione ieri è diventata quella di ASSOPORTI che per voce del suo presidente Daniele Rossi, durante l’audizione dell’associazione davanti alle le Commissioni riunite Bilancio e Trasporti della Camera sul PNRR. Tra le varie cose che ha proposto ha anche inserito alcune mie indicazioni su come rimettere in moto seriamente il percorso di informatizzazione del sistema portuale e logistico.
La mia proposta, fatta propria da ASSOPORTI, consiste nel trasferimento di tutte le competenze di UIRNET a RAM, società a totale controllo del MIT ora guidata dal collega Zeno D’Agostino, e assegnazione di finanziamenti dedicati a tutte le AdSP per la creazione in ogni sistema portuale di un proprio PCS moderno, integrato con funzioni specifiche per la gestione del SUA (Sportello Unico Amministrativo). Il tutto sotto l’egida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Innovazione e con la regia di RAM.
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Aggiungo che oltre a questo occorrerà comunque al più presto revocare la Direttiva del MIT del maggio 2018 che indicava la necessità di trasferire i PCS esistenti a UIRNET oltre, di fatto, al blocco dei finanziamenti per queste finalità per le AdSP inadempienti.
“Ora mi auguro che le forze politiche, sia pur in un momento di grande turbolenza, facciano tesoro di questi consigli e si avvii una vera fase di riforma dell’attuale modello di sviluppo della digitalizzazione della catena logistica che non ha prodotto alcun risultato utile e rischia, come ho avuto modo di dire nei miei precedenti interventi, di farci perdere ulteriore competitività rispetto ai nostri competitor internazionali di cui, sia chiaro, nessuno segue il modello centralistico imperniato su UIRNET che da anni io combatto.
La trasformazione digitale è un asset prioritario del PNRR e lo sarà anche della prossima programmazione comunitaria 2021/2027 perché ormai l’utilizzo al meglio della tecnologia è individuato come uno dei fattori determinanti per lo sviluppo di una società più efficiente e più inclusiva.
Non perseveriamo negli errori del passato. Diamo fiducia e strumenti alle AdSP che hanno dimostrato negli ultimi anni, in questo settore, di essere le uniche in grado di introdurre innovazione e di poter supportare le richieste del cluster.”
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