E per i porti tre urgenze ai presidenti
ROMA – Alla fine sembra aver prevalso il buonsenso: cioè affidare il compito di commissario per le infrastrutture urgenti relative al proprio porto al presidente dell’AdSP. Come si legge sulla tabella qui a fianco, per la Darsena Europa di Livorno al designato presidente dell’AdSP Luciano Guerrieri; per Genova al presidente Paolo Emilio Signorini; per Palermo al presidente Pasqualino Monti. Da sottolineare: Signorini e Monti sono riconfermati o in pianta stabile per finire il mandato, Guerrieri entrerà in carica ai primi di marzo con la scadenza del mandato dell’attuale presidente Stefano Corsini. Qualcuno aveva ipotizzato, proprio per Corsini che è un ingegnere nel campo, una specie di premio di consolazione per non essere stato confermato dal ministro De Micheli: la nomina a commissario per la Darsena Europa. Come si vede, niente da fare.
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La bozza del decreto di Conte comunque conferma il definitivo nulla osta a tre opere portuali di riconosciuta urgenza: la piattaforma Europa di Livorno, sulla quale lo stesso Corsini e il suo predecessore Gallanti hanno tenacemente lavorato (con il supporto non secondario dell’allora presidente della Regione Enrico Rossi); la diga di Genova, che migliorerà le possibilità operative del primo porto d’Italia; e il polo della cantieristica navale di Palermo, sotto l’egida di Fincantieri, con collegata revisione del waterfront. C’è tanto da fare per i tre obiettivi, a partire dalla predisposizione delle gare d’appalto (e per Livorno anche di gestione della futura maxi-darsena). Adelante Pedro, scriveva il Manzoni, con juicio.
A.F.
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