Cattiveria o tanto realismo
LIVORNO – Francamente, non credo che leggendo l’intervista qui a fianco, ci possa essere qualcuno che non abbia compreso i molti suggerimenti (uso il termine buonista) dell’ammiraglio Tarzia. Al quale non è mai mancato il realismo, a volte anche urticante.
Mi limito a riflettere, nell’occasione, su uno dei tanti paradossi della normativa sui porti: quello che impone al comandante della Capitaneria di far parte del Comitato di Gestione dell’AdSP “ma solo sui temi delle sue competenze”.
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Una limitazione unica, che non riguarda gli altri membri del Comitato, i quali a rigor di legge possono spaziare e ficcare il naso sulle competenze altrui, comprese quelle delle Capitanerie. C’è un limite fisico imposto dalla legge: sull’acqua fino al filo banchina competenza militare, dalla banchina in poi competenza dell’AdSP. Per evitare sovrapposizioni, litigate da galli sui reciproci pollai? Possibile che una gestione condivisa e leale tra istituzioni non venga mai contemplata? O sono io che, come mi ha detto recentemente un amico molto attento, sto diventano da vecchio molto sognatore, poco realista e specialmente poco cattivo?
A.F.
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