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Intervista ad Antonella Querci sulla decarbonizzazione portuale

Antonella Querci

LIVORNO – Nella Newsletter della Fondazione Mare di fine settembre un’intervista fuori dagli schemi è stata dedicata alla dottoressa Antonella Querci, direttore innovazione, progetti europei e sviluppo nell’AdSP del Tirreno Nord, dopo che il suo Sistema Portuale ha ottenuto il premio “Hannover Digital Days”. Ne riprendiamo volentieri il testo.

CS MARE: Antonella, la rivoluzione digitale nel mondo marittimo spesso “parla” coreano o Nord-europeo. Ma il Porto di Livorno ha ricevuto il prestigioso Premio “Hannover Messe Digital Days”…..

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A. Querci: I nostri (non piccoli) amici di Rotterdam e Singapore, per nominarne due, guidano con un certo distacco la classifica della sfida digitale. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo semplicemente usato la digitalizzazione per decarbonizzare il porto. Due piccioni con una fava, o, per essere marittimi, un piccolo uovo di Colombo: bastava pensarci. Per questo ci hanno premiato.

CS MARE: Responsabile dell’innovazione in un porto leader: il tuo lavoro ti porta a contatto con le migliaia di imprese, prevalentemente PMI, che quotidianamente utilizzano e interagiscono con le infrastrutture portuali. Dall’alto della tua esperienza cosa suggerisci che CS MARE faccia per accompagnarle nella trasformazione digitale?

A. Querci: Stiamo evolvendo: da smart city o smart port a smart landscape, un contesto molto più ampio ed articolato nel quale la logistica non è il fine (“distribuire merci”) ma il mezzo (“generare valore”). Grazie alla digitalizzazione tutti gli anelli di una filiera possono integrare il loro contributo informativo al momento giusto, tramutandolo in valore aggiunto. Il ruolo di CS MARE? Facilitare l’alfabetizzazione digitale delle PMI. Lo state già facendo, per favore continuate!

CS MARE: Il Prodotto Interno Lordo del Mediterraneo, dell’Italia e della Toscana dipendono per una percentuale importante dal turismo storico-culturale-gastronomico. Tutto ciò adesso è in forse a causa del Covid…

A. Querci: …e noi possiamo mitigarne l’impatto. Il nostro sistema ICT ci aiuta ad essere “community builders”: mettendo a disposizione degli operatori la nostra INFOstruttura esattamente come, da secoli, facciamo con la INFRAstruttura (gru, banchine, terminali…). Grazie a questo la ripresa post-Covid potrà essere un po’ più veloce.

CS MARE: Energie rinnovabili ed emissioni zero: questo è, in poche parole, l’obiettivo del Green Deal. Il porto ha un ruolo?

A. Querci: Un ruolo importante, ne sono convinta. Noi porti, nati migliaia di anni fa per smistare merci e passeggeri siamo diventati collettori e diffusori di informazioni. Perché non essere anche un centro di aggregazione per le energie rinnovabili? È il concetto di SMART LANDSCAPE che ho citato prima.

CS MARE: Un ultimo messaggio ai nostri lettori?

A. Querci: MAI ARRENDERSI, MAI!

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Pubblicato il
26 Settembre 2020

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