Il forte calo dell’export italiano nei numeri dell’Interporto Bologna

BOLOGNA – Le regioni stanno facendo i conti dell’incidenza sull’export della pandemia. E dall’Interporto di Bologna, uno dei “nodi” principali per l’export italiano, arrivano i primi consuntivi, in chiaro-scuro. Nel secondo trimestre 2020 – riferisce l’interporto – si è verificata l’attesa flessione delle esportazioni regionali per effetto della pandemia (-25,3 per cento). L’Emilia-Romagna si conferma però la seconda regione italiana per valore delle esportazioni e ha contenuto i danni al meglio. La caduta del commercio estero è analoga in Veneto, leggermente superiore in Lombardia, del 27,8 per cento a livello nazionale e ancora più elevata in Toscana e soprattutto Piemonte. L’andamento settoriale è molto disomogeneo. Aumenta l’export agricolo e segna un boom la farmaceutica, tiene l’alimentare e bevande, ma i mezzi di trasporto perdono il 36,0 per cento e la moda oltre il 40 per cento. La perdita risulta attorno a un quarto sui mercati di tutti i continenti, ma l’andamento è differenziato per la diversa intensità con cui la pandemia ha colpito ogni singolo paese di destinazione.

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