GIN, un 2019 ok
GENOVA – Le prime notizie sono state fornite il mese scorso ma adesso ci sono le più dettagliate conferme: il 2019 si è chiuso molto bene per Genova Industrie Navali (GIN) primo polo della cantieristica navale privata in Italia, nato nel 2008 dalla collaborazione tra i due storici cantieri genovesi Mariotti e San Giorgio del Porto. Con 211 milioni di valore della produzione consolidati, un EBITDA di 16 milioni di euro, 190 commesse portate a termine e circa 80 navi riparate e costruite in un anno, GIN consolida tutte le linee di business a cui fanno capo le 18 aziende abbracciate dalla holding e rafforza l’identità di gruppo con la conclusione del progetto di rebranding. In crescita anche l’organico diretto, che in tre anni registra una crescita in termini di numero di risorse di oltre il 10%, mentre rimane stabile il numero dell’indotto, pari a circa 1200 persone. È ancora presto per il bilancio di questo 2020 funestato dalla pandemia del Covid ma il gruppo guarda già al futuro, che è caratterizzato dal nuovo logo ma non solo.
«Il nuovo logo è un omaggio alle aziende del gruppo e alle persone che ci lavorano – afferma Ferdinando Garrè, amministratore delegato di GIN e di San Giorgio del Porto – in questi anni la nostra alleanza ci ha permesso di affrontare con coesione e successo le sfide del mercato, come dimostrano i risultati del 2019; dare alla holding la sua identità visiva prova il nostro orgoglio e la fiducia nel futuro».
Sul fronte delle nuove costruzioni, a San Giorgio di Nogaro si lavora per l’allestimento del traghetto di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che verrà utilizzato sullo Stretto di Messina. Lo scafo è ormai in fase di completamento, mentre le sovrastrutture sono in costruzione nelle officine di Genova dove l’arrivo del traghetto è previsto per questi giorni, per poi essere completato. Sulla prima delle due unità navali classe Expedition, la Seabourn Venture, commissionate ai cantieri Mariotti dalla compagnia statunitense che opera nel settore luxury, sono stati sistemati a bordo i motori e parte degli equipaggiamenti di macchina: i lavori di costruzione dello scafo e dell’allestimento interno procedono a pieno regime mentre a Genova la parte di carpenteria relativa alle sovrastrutture è in via di esecuzione.
All’attivo nel comparto delle riparazioni c’è la collaborazione con il Gruppo Norwegian Cruise Line che ad oggi conta quattro unità ai lavori tra il cantiere genovese San Giorgio del Porto e il cantiere Chantier Naval de Marseille, a conferma della complementarità del Gruppo in termini di offerta sui differenti tonnellaggi delle flotte. A sottoporsi a opere di riallestimento di ponti e cabine e alle manutenzioni tecniche, tra cui l’installazione degli scrubber ed una nuova tipologia di elica, sono la Nautica di Oceania Cruises, la Seven Seas Navigator di Regent, la Norwegian Breakaway e la Norwegian Getaway. La collaborazione con la compagnia di Miami continuerà per tutto il 2020 e 2021 con l’arrivo a Marsiglia di tre unità, Norwegian Epic, Star e Dawn, oltre ad altre unità Regent e Oceania, per lavori di riallestimento e manutenzione. È anche attesa a Genova la nave militare statunitense Mount Whitney per opere di refitting.
Dalle costruzioni alle riparazioni navali, passando per la progettazione, il refitting, lo ship recycling e un’ampia gamma di competenze specifiche come gli arredamenti, gli impianti e i sistemi navali, il gruppo GIN rende sempre più complementari i business delle singole aziende che ne fanno parte, così come le diverse strutture dislocate a Genova, a Piombino su un’area di 100 mila metri quadri in joint con il gruppo Neri di Livorno, San Giorgio di Nogaro e Marsiglia, con l’obiettivo di valorizzare al meglio le sinergie.